Fabious (James Franco) e Thadeous (Danny McBride) sono i figli del re Tallious (Charles Dance), il primo è un vero e proprio cavaliere dalla lucente armatura che combatte mostri, salvando donzelle in pericolo da torri sorvegliate da draghi, mentre Thadeous è l’opposto pigro, indolente e fifone. Per celebrare degnamente la sua ultima caccia al mostro, Fabious decide di sposare Belladonna (Zooey Deschanel), principessa salvata durante la sua ultima missione, ma la cerimonia viene bruscamente interrotta dal malvagio stregone Leezar (Justin Theroux) che rapisce Belladonna e la imprigiona, in attesa di cogliere con la forza la sua virtù per concepire con lei un drago con cui dominerà sull’intero regno di Tallious.
Fabious si prepara con il suo gruppo di fidati cavalieri al recupero della futura regina, però in questo viaggio dovrà portare con sè Thadeous, il quale riluttante onde evitare di incombere nelle ire del padre che lo minaccia di diseredarlo, ripudiarlo ed esiliarlo accetterà di unirsi al fratello portando con sè il suo fidato scudiero Courtney (Rasmus Hardiker).
Thadeous avrà così l’occasione durante il periglioso viaggio di cimentarsi con creature mostruose, splendide guerriere e streghe malvage, dimostrando di avere il cuore e il coraggio di un vero cavaliere…o quasi.
Senza dubbio dopo L’alba dei morti dementi, Galaxy Quest, Tropic Thunder e il recente Tucker and Dale vs. Evil si sentiva la mancanza di una parodia che rappresentasse un compendio comico del mondo fantasy che però esulasse dai vari Harry Potter e Twilight e a riempire questa lacuna ci ha provato il volenteroso David Gordon Green di Strafumati che purtroppo vi riesce solo in parte.
Massacrato dalla critica d’oltreoceano, il film di Green in realtà non è affatto il disastro che viene descritto, l’unico suo limite è il voler eccedere sul lato demenzial-pecoreccio dell’operazione non riuscendo a calibrare l’ottima enfasi epica della parte seriosa del racconto, ben rappresentata dai talentuosi James Franco e Natalie Portman, con quella prettamente demenziale e fancazzista del Thadeous di Danny McBride, per tutto il resto a partire da location, regia ed effetti speciali c’è davvero di che lustrarsi gli occhi, anche se i puristi del genere potrebbero storcere il naso proprio per gli eccessi appena citati.
Your Highness è in parte una grande occasione persa, la messinscena allestita è davvero notevole e tutti gli attori si divertono un mondo a mettere alla berlina i clichè del genere, unico neo appunto una debolezza nella parte comica a cui si cerca di sopperire con qualche volgarità di troppo, elemento ricorrente sia nei film di Green, che in un certo filone comedy-demenziale di ultima generazione che dai FratelIi Farrelly in poi sciorina da qualche tempo nudi integrali, sesso, droga e vagonate di contenuti all’insegna del politicamente scorretto, contenuti di cui a volte si potrebbe fare decisamente a meno e che come accade in questo caso, minano alle fondamenta un film che avrebbe potuto rivelarsi un nuovo Tropic Thunder per il genere fantasy.
La citazione:…il mio cammino è stato a volte instabile, ma è nata in me la convinzione di maledire coloro che dubitarono di me e di dare una lezione a coloro che mi misero alla prova, di raddrizzare ogni torto, restaurare la fede in ciò che è da tempo perduto e assurgere a grandi altezze superiori persino alla mia leggendaria fama di grande trombatore, maestro bevitore di pinte e supremo principe di luce in questi secoli bui…il vero cimento attende ed io lo saluterò con il maglio del mio pugno e il filo della mia spada, quando la nebbia si dissolverà io seguirò la voce che guida me, il mio amore, il mio cuore, i miei dei…E’ IL MOMENTO! CHE l’IMPRESA ABBIA INIZIO! (Thadeous)
Note di produzione: la colonna sonora è di Steve Jablonski all’attivo per lui le musiche del remake Nightmare e della trilogia Transformers.