Torna l’eroe tutto muscoli e spia per forza del discreto action XXX di Rob Cohen, se nel primo film l’ironia regnava sovrana, le citazioni nobilitavano tutta l”operazione e gli effetti speciali parodiavano il classico Bond, qui tutto punta su un copione tirato per i capelli, dialoghi risibili e un protagonista che si prende un pò troppo sul serio.
Dopo che Vin Diesel aveva rifiutato il secondo capitolo, anzi no, diciamo che secondo i produttori del sequel, aveva triplicato le sue richieste economiche, visto che nel frattempo la sua notorietà aveva avuto un’incredibile escalation, il team originale cambia, il comando passa da Cohen al regista neozelandese Lee Tamahori (Once were Warriors), al suo fianco il roccioso e ingrugnatissimo rapper Ice Cube che qui oltre a sostituire Diesel scrive anche qualche pezzo per la modaiola colonna sonora.
Unico collegamento con il film precendente, oltre naturalmente al titolo, il reclutatore Dave Gibbons (Samuel L. Jackson) agente pronto a tutto, anche al ricatto, per utilizzare le abilità del nuovo agente XXX Darius Stone (Ice Cube), che dovrà fuggire da un penitenziario di massima sicurezza per salvare gli Stati Uniti d’America da un complotto atto a destabilizzarne il governo.
Cast notevole, se calcoliamo solo Willem Dafoe e Samuel L. Jackson ci sarebbe materia prima per un più che dignitoso action-movie, invece si spinge sul videoclip, Tamahori è fracassone più del solito, le due guest-star fanno quello che possono e Ice Cube ci fa rimpiangere Vin Diesel.
Così assistiamo ad una storia che fa acqua da tutte le parti, dialoghi irritanti, l’ironia punto di forza del primo capitolo latita, lasciando spazio a grugniti, scazzottate e scene di guerriglia urbana che ci fanno rimpiangere l’action anni ’80 Invasion USA.
Piacerà sicuramente ai fan del giocattolo Torque-circuiti di fuoco e a chi ha a particolarmente apprezzato la confezione fracassona e patinata del primo capitolo, per tutti gli altri il consiglio è di aspettare il ritorno di Xander Cage.