Oggi ci occupiamo di Wolfhound, ottimo cortometraggio che ammicca al cosiddetto filone letterario Splatterpunk girato a quattro mani ed in condizioni estreme dai registi Andrea Zanoli e Daniele Marconcini, estreme perchè in occasione del Nonantola Film Festival 2009 i due registi hanno dovuto sfornare questo corto in sole 96 ore e utilizzando esclusivamente materiale originale.
Insomma un vero tour de force creativo che nobilita oltemodo un’operazione che si è rivelata vincente, infatti il corto in questione non solo si è classificato primo, ma si è anche aggiudicato il premio della giuria popolare.
L’idea nasce e viene fagocitata in pochi istanti dalla musica a tutto volume e dalla bravura degli attori che si immedesimano notevolmente nella parte, in un veloce incipit i due protagonisti chiacchierano del più e del meno, alcune grida, dei flashback violentissimi e un inseguimento iperansiogeno con intriganti cambi di fronte visivi, un montaggio non lineare e uno smodato e proprio per questo intrigante uso del rallenti.
Aggiungiamoci un buona dose di violenza, il cuore punk e trascinante della colonna sonora che scandisce la diamicità delle immagini solo all’apparenza grezze, invece molto curate sin nei minimi particolari, a partire da un bianco e nero sparato e sovraesposto che aumenta l’atmosfera surreale da trip andato male, Insomma se ancora non l’aveste capito Wolfhound ci è proprio piaciuto.