Era il 1982 quando nelle sale usciva uno dei migliori e più esilaranti film di Lino Banfi, Vieni avanti cretino. la trama collega varie scenette dal sapore barzellettistico unite dalle vicissitudini di tale Pasquale Baudaffi che appena uscito dal carcere, ospitato del cugino Gaetano, si mette in cerca di un lavoro.
Va da sè che ogni colloquio e ogni nuovo impiego saranno la scusa per una serie di gag e situazioni spassose che metteranno in luce un Banfi veramente in forma in una sceneggiatura al suo completo servizio.
Lo schema è quello del film ad episodi, però stavolta intelligentemente, anche se un pò a fatica, si tenta di dare una linea comune a tutte le varie gag unendole con un minimo di filo logico e questo differenzia il film dai vari Pierino e compagnia bella.
Che Banfi sia uno dei migliotri attori comici italiani è indubbio, ma vederlo all’opera in questa pellicola che lascia il trash un pò ai margini e tiene il pecoreccio abbastanza a bada è un vero spettacolo.
Si prende la verve fisica e la vis comica tipica dell’attore e la si sfrutta al massimo, non si può non ridere di fronte ad episodi come quello dell’esame da guardiacaccia o di fronte ai tempi comici dell’episodio dei tic del folle ed esaurito Dottor Tomas.
Sicuramente aiuta molto la regia del grande Luciano Salce, che svecchia la barzelletta e ce la serve condita con un incontenibile protagonista ed una messinscena molto azzeccata.
Da rivalutare perchè: rappresenta uno dei miglior lavori di Banfi, un One man show imperdibile e dalle gag indimenticabili.