Viaggio nell’isola misteriosa, recensione

L’adolescente Sean Anderson (Josh Hutcherson), dopo una nottata piuttosto movimentata dove viene fermato dalla polizia, rivela al patrigno Hank (Dwayne Johnson) di aver intercettato un misterioso segnale criptato che utilizza come codice di decrittazione personaggi di diversi romanzi d’avventura, tra cui classici di Jules Verne e Jonathan Swift oltre all’alfabeto Morse. Hank che ha un passato in Marina aiuta il ragazzo a decifrare il messaggio e i due svelano una mappa con tanto di coordinate della celeberrima Isola misteriosa, luogo leggendario che Alexander Anderson (Michael Caine), il nonno di Sean scomparso da oltre due anni, stava cercando di localizzare. Sean è convinto che quel messaggio arrivi proprio da suo nonno e intende partire alla volta dell’Oceano pacifico in cerca dell’isola. Hank che non può  lasciarlo partire da solo e vorrebbe instaurare con lui un minimo di rapporto, così seppur scettico coglie l’occasione per accompagnarlo sperando che questo viaggio serva ad entrambi per conoscersi meglio.

Una volta sul posto i due saranno potati sul luogo delle coordinate dall’elicotterista Gabato (Luis Guzman) e da sua figlia Kailani (Vanessa Hudgens). Hank ben presto scoprirà che la leggenda inseguita per una vita dal nonno di Sean non è solo una chimera, ma esiste realmente e nasconde al suo interno incredibili meraviglie, tanto fascinose quanto letali.

Dopo gli oltre duecento milioni di dollari incassati da Viaggio al centro della Terra 3D tornano le avventure ispirate ai racconti dello scrittore francese Jules Verne e stavolta con Viaggio nell’isola misteriosa si ispirano appunto al romanzo L’isola misteriosa, che ricordiamo su grande schermo ha ispirato sia l’omonima pellicola di Cy Endfield, un classico del 1961 che fruiva degli effetto speciali del maestro Ray Harryhausen e in parte anche il secondo capitolo della fortuna serie Spy Kids di Robert Rodriguez.

Del cast primo capitolo ritroviamo solo Josh Hutcherson, mentre il regista Eric Brevig passa il testimone al collega Brad Peyton (Cani & gatti – La vendetta di Kitty) e al posto di Brendan Fraser arriva l’ormai rodato Dwayne Johnson che si sta costruendo con una certa fortuna due carriere parallele che viaggiano tra action e family-movies.

Se nel primo capitolo la storia languiva di fronte ad un utilizzo smodato del 3D che all’epoca, era il 2008, stava muovendo i primi passi in vista dell’odierna invasione del formato, stavolta la storia grazie alla suggestiva location e ad un cast divertente e soprattutto divertito si fa più intrigante.

Anche in questo caso il 3D è come di consueto strabordante, ma  sempre di alto profilo e il film nel suo complesso e soprattutto per il target di pubblico a cui è indirizzato si rivela un godibile divertissement all’insegna delll’avventuroso, concepito ad hoc per un pubblico di famiglie e come spesso capita con operazioni di questo tenore anche per non lasciare troppa traccia di sè a visione ultimata.

Nelle sale a partire dal 24 febbraio 2012

Note di produzione: il film è co-prodotto dalla ImageMovers di Robert Zemeckis. Nel primo film la madre del protagonista era interpretata da Jane Wheeler rimpiazzata in questo sequel da Kristin Davis. Il romanzo L’isola misteriosa costituisce il terzo ed ultimo capitolo di una trilogia iniziata con I figli del capitano Grant e proseguita con Ventimila leghe sotto i mari ed è per questo vi si ritrovano alcuni personaggi dei due precedenti capitoli. Il budget del film è lievitato dal primo capitolo di 19 milioni di dollari passando da 60 a 79 milioni.

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