Presentato il programma della settantesima edizione della Mostra del cinema di Venezia, le cui danze saranno aperte il prossimo 28 agosto dalla madrina Eva Riccobono, appuriamo che saranno tre le pellicole italiane in concorso: “L’intrepido” di Gianni Amelio, “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante e il documentario “Sacro GRA” di Gianfranco Rosi. Tre registi di tutto rispetto che si contenderanno con gli altri diciassette in gara il prestigioso Leone d’Oro. Un Leone d’Oro che, vista l’importanza dell’edizione, ‘pesa’ di più.
Nel complesso saranno dunque venti i titoli in lizza per il Leone d’oro. Assieme ai tre italiani ci sono sei francesi (incluse alcune coproduzioni tra cui “Via Castellana Bandiera”, per metà svizzera). Altri quattro film sono invece firmati Regno Unito e altri sei sono statunitensi (anche in questo caso coproduzioni incluse). Ecco gli italiani in gara:
L’intrepido
Il film parla di un mestiere che (probabilmente) non esiste, “il rimpiazzo”. Il milanese Antonio Pane, interpretato da Antonio Albanese, per lavoro rimpiazza chi deve assentarsi qualche ora e teme di essere scoperto. E così si ritrova ad essere, di volta in volta, muratore, cameriere, tramviere, calzolaio e ambulante.
Via Castellana Bandiera
Ai limiti del grottesco, il film prende spunto da una strada di Palermo così stretta che due automobili non riescono a passare contemporaneamente. La storia è incentrata sul conflitto di manzoniana memoria tra due donne che non desiderano cedere il passo l’una all’altra. Da una parte un’anziana albanese di nome Samira (interpretata da Elena Cotta), trapiantata nella famiglia palermitana dei Calafiore, e le “rivali” la siciliana ribelle Rosa (la stessa regista Emma Dante) e la fidanzata milanese Clara (interpretata da Alba Rohrwacher), a Palermo per il matrimonio di un amico.
Sacro GRA
Documentario molto particolare. Si tratta di un viaggio-inchiesta attorno al Grande raccordo anulare di Roma. Il regista Rosi illustra le storie di chi vive intorno all’anello stradale che circonda la capitale che ha raccolto muovendosi in camper per oltre un anno e si concentra su sette personaggi. La pellicola è compresa in un progetto più ampio creato e coordinato da “Nuovi paesaggi urbani”, che include anche una mostra, un libro e un sito web.