Quella che partirà il 28 agosto, protraendosi fino al 7 settembre 2013, sarà un’edizione alquanto significativa della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: la numero settanta. Un numero tondo, importante, che resterà negli annali. Per questa ragione, al fine di celebrare al meglio la kermesse, la Biennale ha creato il progetto speciale Venezia 70 – Future Reloaded.
Di cosa si tratta? Sono stati chiamati ben settanta registi da ogni parte del globo per realizzare un brevissimo cortometraggio (massimo 90 secondi) nella più totale libertà creativa. Venezia 70 – Future Reloaded, dunque, è un modo per celebrare una delle rassegne più significative per quanto riguarda la settima arte, con la firma dei grandi maestri. Non a caso hanno risposto subito positivamente all’invito alcuni decani del cinema, di concerto con talenti in erba e con registi che hanno ormai una fama internazionale. Il minimo comune denominatore che li lega? La presenza al Lido almeno per una volta negli ultimi vent’anni in occasione di una delle edizioni precedenti della Mostra.
Ecco dunque l’omaggio, che si fa collettivo, e che vuole essere un ringraziamento a Venezia e al suo Festival. Il primo al mondo ad essere longevo al punto tale da festeggiare le 70 candeline. Un omaggio che diventa anche riflessione sul ‘domani’ del cinema, grazie al contributo personale di ogni regista.
Tra i grandi nomi che hanno dato già il loro assenso menzioniamo Bernardo Bertolucci, Paul Schrader, Shekhar Kapur, Apichatpong Weerasethakul, Abbas Kiarostami, Monte Hellman e Walter Salles.
In attesa di scoprire chi saranno gli altri, e in attesa di leggere il programma completo della Mostra che sarà svelato il 25 luglio, quello che sappiamo è che Future Reloaded è la giusta unione tra passato e futuro del cinema e della Mostra, diretta come sempre da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.