In Laguna, quest’anno, dal 28 agosto al 7 settembre 2013 si terrà la settantesima edizione del “Festival del cinema di Venezia”. Il regista statunitense riceverà il prestigioso premio.
Qualcuno potrò obiettare che si tratti di una notizia inopportuna dal momento che i riflettori della settima arte sono tutti puntati sul Festival di Cannes, che è ai nastri di partenza.
Appare, tuttavia, doveroso concentrare per un attimo l’attenzione su ciò che succederà durante il “Festival del cinema di Venezia” dal prossimo 28 agosto. La kermesse, giunta alla sua settantesima edizione, si protrarrà sino al 7 settembre 2013. Iniziano ad arrivare le prime indiscrezioni sul programma e sugli ospiti. Quello che è certo, ad oggi, è che al regista statunitense William Friedkin andrà il Leone d’oro alla carriera.
Così hanno deciso i membri del Consiglio d’amministrazione della Biennale, presieduto da Paolo Baratta. La proposta è partita dal direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera. Per Fredikin è sicuramente un traguardo importante. I motivi del premio? Barbera li ha elencati piuttosto bene in un comunicato, asserendo che il regista statunitense ha partecipato attivamente alla rivoluzione del cinema americano, rinnovatosi anche grazie al suo contributo.
Friedkin, a detta di Barbera e del Cda, è stato capace di cambiare le regole del documentario, imponendosi con una serie di lavori televisivi tali da descrivere il reale in maniera perfetta. Ma non è tutto. “Friedkin ha rivoluzionato poi due generi popolari come il poliziesco e l’horror, inventando di fatto il blockbuster moderno con “Il braccio violento della legge” (1971, premiato con cinque Oscar, tra cui miglior film e miglior regia) e “L’esorcista” (1973, nominato a dieci Oscar).
È stato poi autore di film in anticipo sui tempi come “Il salario della paura” (Sorcerer, 1977), “Cruising” (1980), “Vivere e morire a Los Angeles” (1985) e “Jade” (1995, presentato alla Mostra di Venezia in Notti veneziane), alcuni dei quali solo in seguito ampiamente rivalutati come autentici capolavori”, ha detto in conclusione Barbera.
Il regista, che oggi ha settantotto anni, riceverà il prestigioso premio in occasione della kermesse, all’interno della quale presenterà il restauro de “Il salario della paura”, appositamente realizzato dalla Warner Bros.