Tra i documentari presentati fuori concorso al Festival di Venezia oggi verrà proiettato come evento speciale The Tightrope di Simon Brook. Girato utilizzando cinque videocamere nascoste il film è una full immersion nell’intimità di un gruppo di attori impegnati nelle prove con il celebre regista teatrale Peter Brook e mette in luce l’intero processo creativo e che cosa significa fare teatro. Dopo il salto trovate poster, immagini e una clip sottotitolata in italiano tratta dal documentario.
“Come si fa a rendere il teatro reale? È così facile ricadere nella tragedia o nella commedia. Quel che più conta è camminare esattamente sul filo di rasoio della corda dell’acrobata…”
Per la prima volta in quarant’anni, Peter Brook, uno dei più importanti registi di teatro contemporaneo, ha acconsentito ad alzare il sipario e a permettere a suo figlio Simon Brook di girare dietro le quinte e di rivelare i segreti del suo approccio. Questo film unico e personale ci conduce nella sfera di intimità di un laboratorio, in un’esperienza filosofica, sulla corda tesa.Quando mio padre ha finalmente accettato di lasciarmi riprendere quel che accade durante le sue prove con gli attori, ho pensato: “Come posso mostrare quel momento magico e intangibile in cui il teatro diventa vivo e interessante? E come affrontarlo in un modo che non sia né noioso, né prevedibile, dal momento che non c’è nulla di tanto letale e trito quanto un film di teatro?” Il punto di partenza è stato quello di creare un ambiente in cui gli attori e i musicisti coinvolti si sentissero sicuri. Sicuri di poter sperimentare. Sicuri di poter correre rischi. Sicuri di poter sbagliare. Successivamente abbiamo studiato un allestimento con diverse cineprese nascoste che ci permettessero di essere nell’immediatezza del momento, in modo da fare entrare lo spettatore nel processo e da consentirgli di camminare sul filo insieme a noi. (Simon Brook)