Oggi al Festival di Venezia 2012 verrà proiettata fuori concorso la pellicola francese Cherchez Hortense, diretta da Pascal Bonitzer e interpretata da Jean-Pierre Bacri, Isabelle Carré e Kristin Scott Thomas. Dopo il salto vi proponiamo un trailer, 3 clip, un poster e una sinossi del film.
Damien è un professore di Storia cinese che vive con la moglie Iva, una regista di teatro, e il figlio Noé. Il loro amore si è impantanato nella routine e nel disincanto. Per evitare che Zorica venga espulsa dal paese, Iva fa promettere a Damien che andrà a chiedere aiuto al padre, un funzionario del dipartimento di stato. Ma Damien e il padre hanno un rapporto distante e freddo, e questa missione è una faccenda rischiosa che trascinerà Damien verso il baratro…
Il soggetto di Cherchez Hortense non è l’immigrazione irregolare. Se dovessi trovare una definizione, direi che tratta dell’identità, o almeno della sua parte visibile (che spiega il titolo). Il mio film è una commedia, il che, mi auguro, voglia dire che fa ridere e anche che finisce bene. Eppure, come in ogni commedia, i personaggi vivono esperienze molto drammatiche, in particolare il protagonista, Damien, che viene tirato da più parti allo stesso tempo. Quando si rende finalmente conto che l’impegno astratto che gli viene imposto nei confronti di una persona sconosciuta coincide con l’interesse reale che prova per una giovane conosciuta per caso, Damien comprende di aver sbagliato e passa infine all’azione. Quel che Agnès e io abbiamo cercato di ottenere con questa commedia è un’indagine sulla fiducia in se stessi, che non è data ma guadagnata, o conquistata. Il film tratta di identità, di una crisi di identità che per Damien equivale a un confronto impossibile con il padre. Ma anche altri due personaggi (che non si incontrano mai e che a un primo sguardo sembrano molto diversi) si interrogano sulla questione: Sebastien, il padre, e Aurore/ Zorica, la giovane cui si rivolgono i pensieri di Damien. Per riassumere, la storia che ho cercato di raccontare con Agnès de Sacy, narra di un uomo (Damien) che è diventato visibile in modo che una ragazza (Aurore) potesse restare invisibile e, inversamente, della rinuncia all’invisibilità, per vivere finalmente una vita piena. (Pascal Bonitzer)