Era nell’aria la vittoria alla Mostra del Cinema di Venezia di Aureliano Amadei e del suo 20 sigarette presentato nella sezione Controcampo italiano. Accolto al Lido da commozione ed applausi, il film di Amadei che racconta l’attentato di Nassirya in cui persero la vita 19 italiani, non è stato per fortuna toccato dalla polemica, peraltro innescata dallo stesso regista, riguardo un presunto boicotaggio del governo messo in atto contro il film attraverso i parenti delle vittime dell’attentato.
Amadei a Nassirya non solo c’era, ma oltre ad essere l’unico civile sopravvissuto ha riportato numerose lesioni causate dall’esplosione ed ha pensato di parlare della guerra in Iraq attraverso la sua traumatica esperienza personale da cui è nato appunto 20 sigarette, che vede protagonisti Carolina Crescentini, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni, quest’ultimo premiato con una menzione speciale:
Per la prova d’attore con cui permette allo spettatore di vivere in prima persona la complessità emotiva della vicenda narrata, attraverso la combinazione di istinto e tecnica.
Amadei ha evitato di tornare sulle polemiche di questi giorni con il Ministero della Difesa e ha dichiarato:
Questo film aiuta ad avvicinare la gente a fatti che di solito si considerano lontani, la vittoria di 20 sigarette nella categoria Controcampo Italiano aiuta a capire la guerra, in particolare la guerra dell’Iraq… Ora grazie al premio cresce il nostro senso di responsabilita.
Il premio assegnato dalla giuria presieduta dall’attore Valerio Mastandrea ha così motivato l’assegnazione:
La densità del racconto ha il ritmo di una verità che, oltre ogni pregiudizio, diviene personale storia in cui si intersecano, con intelligenza e non senza qualche venatura di ironia, gli elementi dell’esercizio di libertà. Libertà dal proprio vissuto per inseguire un sogno, libertà dai propri pregiudizi per incontrare le persone, libertà dal proprio dolore per non indurre lo spettatore a sguardi prestabiliti.