Una famiglia riunita intorno ad un tavolo, si parla, si prendono decisioni, un anziano da sistemare, un problema da risolvere, almeno così sembra……
Vecchio, diretto da Marco Coppola, ci racconta una storia di quotidiana normalità calcando la mano sul grottesco, dialoghi serrati e inquadrature clustrofobiche, primi piani che si perdono in una fotografia a volte eccessivamente cupa, che la scelta del bianco e nero non aiuta.
Gli interpreti sono sopra la media, c’è anche il bravissimo Leo Gullotta in un’amichevole partecipazione, i toni sono da humor nero, ma a volte l’eccesso di seriosità prende il sopravvento a scapito di un liberatorio alleggerimento dei toni che avrebbe aiutato la storia.
L’idea di base è intrigante e dalle molteplici letture, si pesca nei generi miscelandoli, dramma, comedy, horror, thriller, di tutto un pò, ma il finale, per scelte di trama, ci lascia un pò perplessi, ci fermiamo qui per non rovinare la visione, ma complessivamente ci troviamo di fronte ad un corto originale e dalla buona realizzazione tecnica.