Un gruppo di animali dello zoo di New York formato dal leone Samson, dalla saccente giraffa Bridget, dall’anaconda stralunata Larry, dal koala depresso Nigel e dallo scoiattolo Benny (innamorato della giraffa), decide di andare a salvare il leoncino Samson che, dopo aver sognato da tempo di poter replicare le gesta eroiche del padre, correndo libero nella savana, è rimasto intrappolato all’interno di un container e spedito in un’isola selvaggia.
Il gruppetto prima di raggiungere la meta deve affrontare la giungla d’asfalto, quella della metropoli americana. Nel mondo civilizzato, come in mezzo alla natura incontaminata, gli amici si ritrovano a dover fare i conti con delle realtà più grandi di loro e del tutto inaspettate: se in città devono imparare a prendere i mezzi di trasporto e trovare la via per il porto, nella giungla devono lottale contro lo gnu Kazar che vuole diventare il capo della catena alimentare e riuscire ad abbandonare l’isola prima che il vulcano, ancora attivo, erutti.
Uno zoo in fuga (The Wild) è un film d’animazione della Walt Disney Pictures del 2006, scritto da Ed Decter e John J. Strauss, diretto da Steve Spaz Williams, che ricorda fin troppo da vicino Madagascar (lo zoo, il gruppo di amici formato da un leone e una giraffa) e dedica grande attenzione al dettaglio trascurando in certi momenti l’originalità della trama.
Le tematiche tanto amate dai bambini (e molto educative) ci sono tutte, dal grande valore dell’amicizia al rapporto d’ amore tra un genitore e il proprio figlio, con il primo pronto a tutto pur di salvare il secondo (in questo caso torna in mente Alla ricerca di Nemo e pure Il re leone).
Bella l’idea del viaggio come modo per mostarci la nostra realtà da un punto di vista differente da quello dell’uomo e ottima la scelta di creare un nemico antropomorfizzato , anch’esso in pericolo di fronte alla potenza della natura selvaggia.
Se cercate un film simpatico, più che altro indirizzato al pubblico più giovane, guardatevi Uno zoo in fuga.