Unbroken, recensione in anteprima

Adattato dal famoso romanzo omonimo di Laura Hillenbrand, Unbroken è un dramma di guerra che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpico ed eroe di guerra, Louis Louie Zamperini (Jack O’Connell), che insieme ad altri due membri dell’equipaggio è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina Giapponese e spedito in un campo di prigionia.

Unbroken arriva dal 29 Gennaio in tutte le sale cinematografiche italiane: alla regia, Angelina Jolie per una storia tratta dalla storia vera dell’atleta olimpico ed eroe di guerra Louie Zamperini, scritta da Ethan e Joel Coen e candidata a 3 premi Oscar.

Infrangibile

Protagonisti al fianco di O’Connell, Gleeson e Wittrock, appaiono Garrett Hedlund e John Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento; Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini, Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele guardia del campo nota a tutti come The Bird.

Il Giudizio del CineManiaco

Unbroken è un inno alla brutalità della guerra, all’inconciliabilità dell’essere nemici per motivi a volte talmente lontani dai protagonisti che affrontano in prima persona gli avvenimenti tragici della belligeranza tra potenti. Nonostante questo film non tolga né aggiunga nulla al genere tanto affrontato al cinema, Angelina Jolie dona uno sguardo non sterile in assoluto, con un tocco forse troppo poco prominente nei confronti di quello che deve ancora tramutarsi in un vero e proprio stile da regista, avendo affrontato una prova di empatia che si porta dietro dalla carriera da attrice per niente scontata o fissato solo verso un genere particolare.

Voto 7