Ryan Gosling torna a Cannes stavolta come regista. Prima di questa, Ryan Gosling è stato al Festival già due volte in rappresentanza del film “Blue Valentine” di Derek Cianfrance nel 2008 e di “Drive” di Nicolas Winding Refn nel 2011.
Quest’anno, come detto, Gosling arriva a Cannes nella sezione Un Certain Regard con il suo primo lungometraggio da regista, “Lost River”, storia di una famiglia proiettata in una macabra realtà.
“Lost River” intreccia elementi di fantasy noir e suspanse in una moderna favola ambientata a Detroit che diventa una città surreale e onirica. Billy è una madre single con due figli, che viene trascinata in un mondo sotterraneo macabro e oscuro dove suo figlio adolescente Bones scopre un passaggio segreto che porta ad una città subacquea. Sia Billy che Bones devono tuffarsi in profondità, nel mistero, se vogliono che la loro famiglia sopravviva.
Sempre nella sezione Un Certain Regard, alla sua quarta volta, troviamo Wim Wenders che presenta “Il sale della terra”. Si tratta di un ritratto del grande fotografo reporter Sebastião Salgado, in collaborazione con il figlio Julino Ribeiro Salgado.
Salgado è stato un testimone di grandi eventi della nostra storia recente, conflitti internazionali, esodi, e si è avventurato alla scoperta di territori incontaminati, in terre selvagge con splendidi paesaggi, un vero omaggio alla bellezza del pianeta.