Apre i battenti stasera, con una proiezione speciale al teatro Miela di Trieste dedicata all’ultima fatica di Goran Paskaljievic Honeymoons, la ventunesima edizione del Trieste Film Festival (21/28 gennaio), che da oltre un ventennio si occupa di dare spazio e fornire una prestigiosa vetrina internazionale al cinema est-europeo, dando cosi un ulteriore visibilità a pellicole che non troverebbero altrimenti distribuzione nel nostro paese.
Anche quest’anno oltre alla canonica competizione, tre le sezioni principali, lungometraggi, corti e documentari, le retrospettive che come ogni anno si aggiungeranno alle pellicole in concorso, quest’anno la cinematografia ellenica sarà il tema portante della retrospettiva Cinema greco, passione e utopia, con pellicole che spazieranno dagli anni’60 agli anni ’80.
Per le sezioni collaterali segnaliamoWalls of sound dedicata alla musica con pellicole selezionate ad hoc per l’occasione e la canonica sezione riservata ai lavori dei cineasti emergenti del Friuli Venezia Giulia, che in Zone di cinema potranno presentare le loro opere inedite.
Concludiamo in bellezza con gli eventi speciali che quest’anno vedranno il debutto alla regia dell’attrice Fanny Ardant con il suo Ceneri e sangue e l’omaggio al recentemente scomparso Tullio Kezich critico, autore cinematografico e triestino doc, a lui saranno dedicate tre proiezioni, il classico di Fellini La dolce vita, una serie di videointerviste e il recente documentario di Dario Mingozzi Noi che abbiamo fatto la dolce vita.