“The Hateful Eight” è in lizza per tre statuette agli Oscar: è infatti candidato per la Migliore attrice non protagonista, Jennifer Jason Leigh, per la Migliore fotografia, con Robert Richardson, e per la Miglior colonna sonora per la quale il Maestro Morricone, tornato dopo ben 27 anni a comporre per un western, ha già conquistato il Golden Globe ed il Critics Choice Award.
Tre nomination meritate per quello che rischia di passare alla storia come un altro dei capolavori di Tarantino.
E, a proposito di storia, la trama mette l’acquolina in bocca agli spettatori.
Qualche anno dopo la Guerra civile, una diligenza corre attraverso il Wyoming innevato. I passeggeri, il cacciatore di taglie John Ruth (Kurt Russell) e la donna che ha catturato, Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh), sono diretti verso la città di Red Rock dove Ruth, chiamato da quelle parti “Il Boia”, consegnerà Domergue nelle mani della legge.
Lungo la strada incontrano due sconosciuti: il maggiore Marquis Warren (Samuel L. Jackson), un ex soldato nero dell’Unione diventato uno spietato cacciatore di taglie, e Chris Mannix (Walton Goggins), un rinnegato del Sud che sostiene di essere il nuovo sceriffo della città. A causa di una bufera di neve, Ruth, Domergue, Warren e Mannix cercano rifugio nell’emporio di Minnie, una stazione di posta per le diligenze tra le montagne. Quando giungono, non trovano la proprietaria, ma quattro facce sconosciute. Bob (Demian Bichir) che si occupa del rifugio mentre Minnie è in visita alla madre; Oswaldo Mobray (Tim Roth), il Boia di Red Rock; il mandriano Joe Gage (Michael Madsen) e il Generale confederato Sanford Smithers (Bruce Dern). Mentre infuria la tempesta, i nostri otto viaggiatori scopriranno che forse nessuno di loro riuscirà mai ad arrivare a Red Rock.