Torino Film Festival, giornata di chiusura e premiazioni. Siamo giunti alla conclusione, e le varie giurie del festival hanno attribuito i premi, divisi per sezioni, ad altrettante opere presenti in cartellone, scelte dallo staff di “fine mandato”, capitanato da Nanni Moretti, il quale fa intendere che la sua permanenza a Torino, potrebbe anche non essere l’ultima.
La Giuria di Torino 26 – Concorso internazionale lungometraggi del 26° Torino Film Festival, composta da Alexey German jr.(Russia), Jonathan Lethem (USA), Dito Montiel (USA), Alba Rohrwacher (Italia), Jerzy Stuhr (Polonia), assegna i seguenti premi: miglior film a:Tony Manero di Pablo Larraín (Cile/Brasile, 2008, 98’); premio speciale della Giuria a: Prince of Boroadware di Sean Baker (USA, 2008, 100’); premio per la miglior attrice a: Emmanuelle Devos per il film Non-dit di Fien Troch (Belgio, 2008, 95’); premio per il miglior attore a: Alfredo Castro per il film Tony Manero di Pablo Larraín (Cile/Brasile, 2008, 98’).
La Giuria di italiana.doc del 26° Torino Film Festival, composta da Mariangela Barbanente, Felice D’Agostino, Francesco Di Pace, assegna i seguenti premi: miglior documentario italiano a: Napoli piazza Municipio di Bruno Oliviero (Italia/Francia, 2008, 55’),
per la sua capacità di cogliere con uno sguardo cinematografico caleidoscopico le tante anime e contraddizioni di una città, attraverso il racconto di uno dei suoi luoghi più simbolici.
Premio speciale della Giuria a: Rata nece biti (Non ci sarà la guerra), di Daniele Gaglianone (Italia, 2008, 170’),
perché affronta con coraggio e passione i conflitti ancora aperti in una zona devastata dalla Guerra civile, con un linguaggio che tenta di restituire la sospensione di un tempo teso tra una memoria che riemerge e un presente che non scorre.
La Giuria di italiana.corti del 26° Torino Film Festival, composta da Francesco Bianconi, Gianni Di Gregorio, Teresa Saponangelo, assegna i seguenti premi: miglior cortometraggio italiano a: A chi è già morto a chi sta per morire di Fulvio Pepe (Italia, 2008, 21’),
per la sua capacità di fotografare in maniera coraggiosa una provincia, specchio di un occidente in decadenza.
Premio speciale della Giuria a: Ottana, di Pietro Mele (Italia, 2008, 16’),
perchè sa raccontare con una sola inquadratura la fine di una civiltà millenaria.
La Giuria assegna inoltre una Menzione speciale a: La nonna, di Massimo Alì Mohammad (Italia, 2008, 30’),
per il modo in cui affronta una tematica profonda come il passare del tempo mescolando i linguaggi con leggerezza ed ironia.
La Giuria di “Spazio Torino” del 26° Torino Film Festival, composta da 20 lettori di TorinoSette, assegna il premio “Chicca Richelmy” per il miglior cortometraggio a: Archive of dreams,di Tomás Sheridan, (Italia/Scozia, 2008, 15’).
Torino Film Festival assegna, con il patrocinio del Ministero del Lavoro, il “Premio Cipputi 2008”, miglior film sul mondo del lavoro a: Entre os dedos di Tiago Guedes e Frederico Serra, (Portogallo/Brasile, 2008, 100’).
La Giuria del “Premio Fipresci” del 26° Torino Film Festival, presieduta da Ronald Bergan (UK), e composta da Sergey Anashkin (Russia), Gabriele Barrera (Italia), Mahrez Karoui (Tunisia), Christian Monggaard (Danimarca), assegna il premio: miglior film di Torino 26 a: Tony Manero di Pablo Larraín (Cile/Brasile, 2008, 98’),
un ritratto potente, dall’umorismo cupo, indirettamente politico, della vita sotto uno stato di polizia fortemente repressivo, incarnato da uno psicopatico aspirante ballerino di disco-music, che un uso spietato della camera a mano disseziona.
La Giuria del “Premio Invito alla Scuola Holden” per la migliore sceneggiatura di Torino 26, composta dagli allievi del Master in tecniche della narrazione, assegna il premio: Invito alla Scuola Holden a: Dennis Gansel e Peter Thorwarth, per il film Die welle, di Dennis Gansel (Germania, 2008, 93’),
il film descrive con lucidità un microcosmo giovanile scolastico molto, troppo ordinato e ragionato, che si rivela riproduzione di una società vuota e crudele.
La giuria segnala inoltre: Quemar las naves, di Francisco Franco – Alba (Messico, 2007, 90’).
La Giuria del Premio del Pubblico “Achille Valdata”, composta da 20 lettori di TorinoSette, assegna il premio: Miglior film di Torino 26 a: Quemar las naves, di Francisco Franco – Alba (Messico, 2007, 90’),
per aver saputo rendere una vicenda drammatica con notevole intensità grazie anche all’interpretazione dei due protagonisti.
La Giuria del Premio Avanti! (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), composta da Chiara Boffelli, Fiammetta Girola, Giuseppe Imperatore, Giacomo Manzoli e Sergio Visinoni, presi in esame i documentari e i cortometraggi italiani presentati al 26° Torino Film Festival, si compiace dell’ottimo livello della selezione e segnala per la distribuzione curata da Lab 80 Film nelle reti dei cineforum e cineclub, i seguenti lavori: Casa Verdi, di Anna Franceschini (Italia, 2008, 56’) – (Italiana DOC); Il grande progetto, di Vincenzo Marra (Italia, 2008,71’) – (Italiana DOC); Signori professori, di Maura Delpero (Italia, 2008, 92’) – (Italiana DOC); Uso improprio, di Luca Gasparini e Alberto Masi (Italia, 2008, 71’) – (Italiana DOC); Italiano per sranieri, di Brian Christopher Griffin (Italia, 2008, 21’) – (Italiana corti),
per l’originalità del punto di vista degli autori e per il rigore e la costanza impiegata nell’analisi della realtà, attraverso un sapiente uso del linguaggio cinematografico.
La Giuria del “Premio Ucca-Venti Città”, composta da Greta Barbolini, Roberto Roversi, e Domenico Simone, sceglie per la distribuzione in almeno 20 città presso circoli e sale associate all’Ucca stessa, miglior documentario di italiana.doc: Signori professori, di Maura Delpero (Italia, 2008, 92’),
per la capacità di raccontare in modo incisivo e senza tesi precostituite tre storie emblematiche della condizione degli insegnanti, tra solitudini e precariato, burocrazia e speranze, riuscendo al contempo a restituire uno spaccato complessivo del disagio della scuola italiana di oggi.
La Giuria del “Premio Maurizio Collino – Uno Sguardo ai Giovani”, composta da Giulia Boggio, Marzet Tremoloso, Alessandro Gaido e Anna Quagliato, assegna il premio miglior film de “Lo stato delle cose” a: Di madre in figlia, di Andrea Zambelli (Italia, 2008, 82’),
per la narrazione cinematografica che lega il passato e il presente con uno stile fluido, leggero e mai banale; per il messaggio politico positivo e la forza delle protagoniste che coinvolge lo spettatore. Uno sguardo giovane che nasce dalla consapevolezza del valore della memoria storica. Ed è anche attraverso la musica che si unisce la generazione delle madri a quella delle figlie.
La Giuria assegna inoltre una Menzione speciale a: Hunger, di Steve McQueen (UK/Irlanda, 2008, 96’),
per la maturità cinematografica di un’opera capace di articolare una narrazione densa e agghiacciante attraverso la potenza di immagini evocative ed asettiche al contempo. Uno sguardo giovane che mette al centro del linguaggio cinematografico il corpo come ultimo baluardo di libertà.
In attesa che mister Moretti sciolga le riserve, appuntamento al prossimo anno per la ventisettesima cinematografica, secondo il Piemonte.