Ieri è stata la giornata di Francis Ford Coppola al Torino Film Festival, il regista ha inaugurato la sua visita con la presentazione del suo ultimo lavoro Tetro-segreti di famiglia:
Sì, può essere definito il cugino di Rusty il selvaggio, perché c’è un legame stilistico: è la storia di due fratelli, e il minore idealizza il maggiore. Anche per me è stato così con mio fratello. Con Tetro ho proseguito e concluso il discorso iniziato con Rusty il selvaggio.
Il regista parla della grande industria e delle nuove tenologie 3D che afferma non saranno il futuro del cinema:
E’ triste che il cinema, che è un’arte che offre una tale varietà di generi e mezzi, sia di fatto limitato dai capitani dell’industria cinematografica che vogliono restringere sempre di più’ queste possibilità…in America non si possono fare film drammatici, ma solo film d’azione, film con supereroi o un pò volgari e in base alla logica del profitto le scelte si restringono sempre di più.
Ed ora la consueta occhiata al programma odierno. In serata proiezione della versione restaurata di Scarpette rosse di Michael Powell ed Emeric Pressburger presentata da Coppola:
Ricordo molto bene la prima volta che vidi Scarpette rosse-ricorda il regista- e penso che nessun altro film mi abbia colpito nello stesso modo.
Per i film in concorso oggi vi segnaliamo Adas/Transmission del regista ungherese Roland Vranik. l’improvviso guasto di tutti gli apparecchi televisivi di una cittadina darà il via a strane elucubrazioni, mentre tra i cittadini si insinua la tesi di una fantomatica ipnosi di massa.
In che modo questo singolare e spaventoso avvenimento colpisce l’individuo?-si chiede Vranik-Di quali tecnologie abbiamo bisogno per sopravvivere? Sono in grado di capire cosa sta succedendo loro? Questo è il tema principale su cui si focalizza il film.