Una top ten per dire 'Buon Compleanno Clint Eastwood'

Era il 31 maggio di 83 anni fa. A San Francisco nacque un uomo con lo sguardo rimasto impresso negli occhi di tutti gli spettatori del grande cinema, Clint Eastwood. Cinque Premi Oscar, decine di film di grande successo, collaborazioni rimaste nella storia. Come quella con Sergio Leone nella trilogia del dollaro. E poi, il ruolo nella serie “Dirty Harry”, nei panni dell’ispettore Harry Callaghan.

Basterebbero questi accenni a descrivere una carriera meravigliosa. Ma quella di Clint Eastwood, figlio di genitori protestanti e reduce da un’infanzia difficile (Il padre, operaio in un’acciaieria, per via della ‘Grande depressione’ costrinse sé stesso e la famiglia a trasferirsi spesso di città in città per trovare lavoro, al punto che Clint cambiò dieci scuole), rappresenta molto altro.

In primo luogo rappresenta la forza d’animo di una generazione di artisti che si resero ben presto indipendenti, pur di perseguire un sogno. Un sogno, nel suo caso, nato un pò per strane congiunture astrali. Inizialmente Clint voleva prendere un diploma di musica, ma arrivò la chiamata militare. Nell’esercito conobbe David Janssen, meglio conosciuto in futuro come il Richard Kimble della serie televisiva “Il fuggiasco“. Janssen lo convinse a diventare un attore. E fece bene.

La svolta arrivò quando gli fu proposto di girare un Western in Europa, ispirato a “Yojimbo” di Akira Kurosawa. Un capolavoro, insomma. Fu l’inizio di quella che passò alla storia come la “La Trilogia del dollaro”. Una svolta vera e propria per Eastwood, che acquisì una enorme popolarità nonché il successo anche negli USA. Qui, nonostante le critiche sfavorevoli, gli spettatori furono numerosissimi ed Eastwood si guadagnò la fama di grande attore western.

Il resto, come si dice questi casi, è storia. La storia di una vera e propria rockstar della settima arte che oggi compie 83 anni e che va festeggiata a dovere. Ci sono almeno dieci motivi per farlo.