In un cupo scenario post-apocalittico in cui un misterioso cataclisma ha devastato il pianeta rendendolo arido e popolato da predoni dediti al cannibalismo, un padre (Viggo Mortensen) ed un figlio (Kodi Smith-McPhee) intraprendono un viaggio della speranza che li porterà verso l’oceano, in cerca di un luogo migliore dove vivere.
Il tragitto irto di ostacoli li vedrà incappare in diversi pericoli e strani incontri, gruppi di sopravvissuti ormai dediti all’anarchia e alla violenza che hanno scelto di cibarsi di carne umana pur di sopravvivere e fantasmi che vagabondano senza meta e ormai in preda alla follia, ma l’uomo che ha già perso la moglie suicida incapace di affrontare il sopraggiungere dell’apocalisse, ha con se una pistola con due proiettili che all’occorenza risparmieranno a lui e al figlio l’esperienza di una morte lenta e dolorosa.
The Road è stata una di quelle pellicole, vedi The Blind Side, che hanno rischiato l’oblio a causa di un contenuto non propriamente d’intrattenimento e puntato al nichilismo più estremo, due fattori che avrebbero impedito, senza il provvidenziale intervento di qualche coraggioso distributore, a questo piccolo gioiello di transitare nelle nostre sale.
Il regista John Hillcoat, all’attivo il bel western australiano La proposta, decide con il produttore Nick Wechsler di adattare per il grande schermo il romanzo Premio Pulitzer La strada dello scrittore americano Cormac McCarthy e grazie all’ottimo lavoro dello sceneggiatore Joe Penhall e ad un approccio fortemente autorale alla pellicola, scelta coraggiosa e non immune da rischi, vedi il continuo posticipo della data di uscita dovuta alla lunga post-produzione voluta dai produttori, il film di Hillcoat non solo cattura perfettamente le atmosfere del libro, ma ci regala una delle prove più intense di Viggo Mortensen che insieme al piccolo co-protagonista Kodi Smith-McPhee tiene in piedi l’intera desolante messinscena con una performance senza sbavature.
The road se pur ascrivibile nel cosiddetto genere post-apocalittico è un film che va oltre le classificazioni, dimenticate qualunque riferimento a Mad Max e colleghi, non aspettatevi ne action, ne tantomeno virate cannibal-horror, il film di Hillcoat è uno struggente road-movie cupo e pessimista, con una fotografia strepitosa ed immersive e desolanti location, un film che riesce appieno la, dove il Codice Genesi dei fratelli Hughes fallisce.