Eun-yi (Jeon Do-yeon) viene assunta come domestica dalla facoltosa Hae Ra (Seo Woo) in attesa di due gemelli e da suo marito Hoon (Lee Jung-jae), entrambi genitori della primnogenita Nami (Ahn Seo-hyeon), Eun-yi affiancherà l’austera governante Miss Cho (Yoon Yeo-jeong) nella cura della casa e in seguito dei nascituri.
Eun-yi conquisterà da subito le simpatie della piccola e compita Nami e grazie alla sua discrezione sarà ben voluta dai padroni di casa, tutto sembra aver raggiunto l’equilibrio sperato almeno sino a quando il padrone di casa non insidierà Eun-yi e lei sopraffatta dal fascino dell’uomo non cederà instaurando con quest’ultimo una relazione.
Così mentre mr. Hoon e Eun-yi proseguiranno i loro torridi incontri notturni sotto il naso dell’ignara moglie di lui, Miss Cho intuita la tresca si rivolgerà alla madre della padrona di casa, megera manipolatrice che saputo che la domestica è incinta metterà subito in chiaro le cose arrivando a minacciarla fisicamente al fine di costringerla ad abortire.
Il regista Im Sang-soo a quattro anni dal melò a sfondo politico The old garden si cimenta con il remake di The Housemaid aka Hanyo, un classico nazionale considerato da molti uno degli indiscussi capisaldi della cinematografia coreana e che il regista ripropone in un’algida veste melodrammatica che ammicca alla satira sociale e vive di frammenti di grande regia, con un cast fascinoso e qualche intrigante eccesso, vedi il pirotecnico finale.
The Housemaid punta di fatto più all’estetica che a voler scandagliare con vigore la fallibilità di una società eretta sui ceti sociali, ma ha quella gradevole formalità che riesce a rendere eleganti anche le sequenze volutamente più pruriginose e di cui il regista di certo non lesina e a metabolizzare eccessi melodramamtici di cui la pellicola è costellata, che potrebbero sembrare punti deboli a noi hanno invece trasmesso molto, dimostrando l’impronta visiva potente ed elegante di un regista che di certo non manca di personalità, ben supportato da un volenteroso cast su cui spicca un’intensa Jeon Do-yeon.
Nelle sale dal 29 aprile 2011
Note di produzione: l’originale del 1960 era basato su fatti reali, il film ha partecipato in concorso al Festival di cannes 2010.