Aggiornamento in corsa sul sempre più ingarbugliato progetto The Hobbit, ormai la produzione del prequel di Peter Jackson è diventata una vera Via Crucis, anche se dopo la conferma di Jackson alla regia e il via libera alla riprese che dovrebbero iniziare a febbraio 2011, sembra rientrato anche il boicottaggio che un sindacato di attori aveva intrapreso contro la già travagliata produzione, invitando i suoi iscritti e gli attori neozelandesi a rifiutare qualsiasi proposta di lavoro che riguardasse la pellicola della Warner Bros.
Conseguenza di ciò, oltre ad una stizzita risposta mezzo stampa di un comprensibilmente irritato Peter jackson, la ventilata ipotesi di spostare la produzione della pellicola al di fuori dalla Nuova Zelanda ha creato un ulteriore moto di preoccupazione, stavolta da parte del governo e dell’industria cinematografica neozelandese che ha ipotizzato un esito disastroso per l’economia locale a seguito di un eventuale cambio di location.
la Warner nel frattempo pare abbia messo gli occhi sui set inglesi di Harry Potter che sembrano l’ideale, senza contare ulteriori location europee o australiane per gli esterni che oltre a tagliare notevolmente i costi di produzione, rendono una trasferta ancor più appetibile.
Dopo le recenti notizie di un sempre più probabile trasloco della produzione, in Nuova Zelanda si organizzano manifestazioni e marce pro-Hobbit, ma sembra che nonostante la mobilitazione di mille tecnici impiegati nell’industria cinematografica neozelandese, che in questi giorni hanno intrapreso una marcia pacifica per sostenere le riprese in loco, per ora la Warner sia decisa a spostare la produzione altrove, anche se vista l’infinita telenovela di questi ultimi mesi, non escludiamo di certo un ulteriore cambio di rotta.