Quest’anno, il Festival di Toronto (in programma dal 5 al 15 settembre) è stato inaugurato da “The Fifth Estate” di Bill Condon. La pellicola racconta la nascita di Wikileaks, l’organizzazione no-profit creata dal giornalista australiano Julian Assange (i cui panni sono vestiti dall’attore britannico Benedict Cumberbatch) nel 2006. Naturalmente, la pellicola si concentra sull’impatto mondiale della divulgazione di milioni di documenti classificati segreti. Per Assange la sceneggiatura è ”un massiccio attacco di propaganda contro Wikileaks”. Per il regista, invece, ”non vengono prese le parti di nessuno”.
Senza ombra di dubbio, “The Fifth Estate” è uno dei film più attesi della stagione. La Mostra del Cinema di Venezia lo bramava ma alla fine è stato il Festival di Toronto ad aggiudicarselo, presentandolo alla stampa mondiale. Il fatto che non sia piaciuta al suo ‘vero’ protagonista, nonché ispiratore, Julian Assange, non farò altro che aumentare la pubblicità.
Senza neanche averlo visto, dal momento che il giornalista è tutt’ora rinchiuso nell’ambasciata ecuadoriana di Londra, Assange ha infatti avuto parole di fuoco sul film dopo aver messo le mani sullo script, accusandolo di essere nient’altro che un incredibile attacco di propaganda contro Wikileaks, organizzazione no-profit da lui fondata nel 2006.
Condon, regista di “The Twilight Saga: Breaking Dawn” (Parte 1 e 2), “Kinsey”, “Dreamgirls” e “Demoni e Dei”nel suo passato registico, ha subito replicato sostenendo che il film non prenderebbe le parti di nessuno, limitandosi semplicemente a tramutare in immagini la ‘storia’ di Wikileaks. Chi ha ragione dei due? Lo scopriremo soltanto il prossimo 24 ottobre, quando la pellicola uscirà anche nelle sale cinematografiche d’Italia.