Siamo nella scintillante Hollywood del 1927, quella dove divi del cinema muto, come l’affascinante George Valentin (Jean Dujardin), fanno sognare sconfinate platee di spettatori con film in cui musicalità ed espressività creano un connubio di memorabili suggestioni. Purtroppo il 1927, apice del successo di Valentin, rappresenta anche l’epilogo dell’era del cinema muto ormai pressato e messo all’angolo dall’avvento del sonoro che rischia di pellicola in pellicola di mettere in ombra il successo di Valentin. L’artista vedrà il suo tramonto come attore coincidere con l’escalation di una nuova stella che il sonoro accoglierà come nuovo astro nascente, rappresentante di una nuova era per la cinematografia. La giovane promessa in questione, la fascinosa Peppy Miller (Berenice Bejo), dopo essere stata ritratta proprio con Valentin sulla copertina del prestigioso Variety e un primo ruolo come ballerina in un suo film, coglierà e sfrutterà ogni prezioso consiglio e trucco del mestiere impartitogli da Valentin, il quale troppo orgoglioso per guardare in faccia la realtà non si renderà conto che proprio quella talentuosa ragazza rappresenta il futuro e che sarà proprio lei a segnare il suo definitivo declino artistico.
Il regista Michel Hazanavicius e i suoi due talentuosi e bravissimi protagonisti, Jean Dujardin e Berenice Bejo, meritano senza dubbio una nostra personale e virtuale standing ovation solo per il coraggio mostrato nel voler proporre, ad una platea piu vasta della consueta cerchia di cinefili e cultori di un cinema che fu, un vero e proprio film d’epoca, quasi interamente muto e girato in bianco e nero, una vera e propria sfida per l’ipertecnologico cinema degli anni duemila fatto di attori virtuali, effetti molto speciali, marketing virale e 3D di ultima generazione.
L’idea di Hazanavicius, che sulla carta appare forrtemente anacronistica, si dimostra invece magicamente e sorprendentemente coinvolgente quando la si vede materializzata su grande schermo, ritrovandosi a provare una vasta gamma di emozioni, dall’ilarità alla meraviglia, figliate da suggestioni che dimostrano ancora una volta che il cinema fatto con cuore, passione e creatività non ha bisogno di orpelli ed ammenicoli hi-tech per arrivare allo spettatore.
The Artist pur sciorinando con una certa divertita nonchalance tutti gli elementi anacronistici citati, si rivela una vera sorpresa con il suo voler parlare ad un platea altra puntando alla leggerezza e ai toni della commedia nella sua veste più pura, un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo narrato con una spigliatezza ed un entusiamo senza pari.
Nelle sale dal 9 dicembre 2011
Note di produzione: Ill film, girato interamente a Los Angeles è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2011 dove il protagonista Jean Dujardin ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile. Tra i premi vinti dalla pellicola segnaliamo anche un European Film Award per la colonna sonora, assegnato al compositore Ludovic Bource e due riconoscimenti, Miglior film dell’anno e Miglior regista, conquistati ai New York Film Critics Circle Awards 2011. Nel cast figurano anche John Goodman, Malcolm McDowell e Penelope Anne Miller.