Terrifier: la nostra recensione sulla saga

Terrifier è il personaggio horror del momento e se volete recuperare la sua saga proviamo a darvi il punto di vista andando in ordine di uscita.

Terrifier – L’inizio (All Hallow’s Eve)

In pratica questo clown doveva far parte solo di qualche cortometraggio che hanno deciso di inserire in questo film tramite una VHS che la protagonista guarda assieme a 2 bambini. Ci sono anche altre storie, in sostanza non si capisce un cazz, questo clown sembra essere come la bambina di The Ring che arriva dopo che hai visto la vhs. Finale senza senso.
Terrifier
Il film inizia con un tizio che si dipinge la faccia e comincia ad andare in giro ad ammazzare gente a caso. Il film è girato con un budget veramente basso (come l’altro sopra) e si vede tutto. L’unica cosa buona che si salva è lo stesso Art il clown che ha una mimica da vero psicopatico. Essendo che inizialmente c’è sto tipo che si prepara da clown la sensazione è che sia stavolta uno slasher che segue le orme di cose tipo alla Scream, ma molto più violento. Difatti questo film contiene (per me) la scena più violenta di tutta la saga fino ad ora. Succede però qualcosa alla fine che fa pensare fosse più roba soprannaturale alla Michael Myers o Jason Vorhees. Comunque il film non ha una trama, va tutto avanti con uccisioni e scene senza senso, non un granchè come film.

Terrifier 2

Da questo capitolo la questione comincia a prendere una piega fantasy ma finalmente con una trama più delineata. Difatti sono coinvolti un fratello ed una sorella che iniziano a vedere Art accompagnato da una bambina più inquietante di lui. Le sensazioni stavolta sono quelle di Nightmare, perché inizialmente pare che sto clown lo vedessero solo loro, prima di iniziare la mattanza. È coinvolto anche un portale infernale aperto nel luogo dove è stata uccisa la bambina: il Terrifier un’attrazione di un luna park abbandonato. Qui la protagonista ingaggerà una lotta all’ultimo sangue dove userà una spada magica lasciatagli dal padre (c’è tutto un pippone fantasy dietro che lascio scoprire senza spoiler) che un po’ mi rovina quel gusto horror del film.

Terrifier 3

Questo è quello che sono riuscito ad apprezzare un po’ di più, ma senza allargarmi troppo, leggi quanto segue. Il motivo principale è perché si scopre finalmente da dove cazz possa arrivare questo Art the Clown, che dovrebbe essere un demone liberato dal male scaturito dall’uccisione della bambina nel luna park. Quindi smetti di chiederti come cacchio faccia a tornare in vita e capisci il motivo, Art non è un serial killer umano. Tutto il resto del film resta sul mediocre, non fa nemmeno paura perché lo stesso Art prima di ammazzare qualcuno si presta in teatrini demenziali che strappano più risate che terrore. Sul finale stendo un velo pietoso perché trovo sia forzatissimo per aprire ad un 4° capitolo. Qui è accompagnato da Victoria, una ragazza presente in Terrifier 1 che sembra essere divenuta il veicolo “vivente” che collega il demone al mondo, sì perché sta ragazza è l’unica sopravvissuta alla mattanza del 1° anche se con conseguenze disastrose.
In definitiva perché ha riscosso successo? Probabilmente il tutto grazie alla mimica di David Howard Thornton che impersonifica Art il clown perfettamente, è difatti tutto quello che un pagliaccio rappresenta diventando materiale per i meme. Ma del resto sto film può spaventare solo chi ha paura dei clown (forse).