Con l’ultimo Festival di Berlino, Jafar Panahi ha rivelato al pubblico “Taxi Teheran”. Il primo film che il regista iraniano ha girato, da solo e in esterni dal 2010, piazzando la telecamera sul cruscotto del suo taxi e mettendosi alla guida, attore, per le vie di Teheran; questo nonostante il divieto di girare imposto dal regime.
“Taxi Teheran” è un film pieno di umorismo, poesia e amore per il cinema, osannato unanimemente dalla critica di tutto il mondo, acclamato anche dalla giuria presieduta dal cineasta americano Darren Aronofsky che gli ha assegnato l’Orso d’oro oltre al Premio Fipresci, consegnato alla piccola Hana Saeidi, nipote del cineasta e interprete del film.
Ecco le parole di Darren Aronofsky, Presidente della giuria del Festival di Berlino 2015, in occasione della consegna dell’Orso d’oro:
Le restrizioni sono spesso fonte d’ispirazione per un autore poiché gli permettono di superare se stesso. Ma a volte le restrizioni possono essere talmente soffocanti da distruggere un progetto e spesso annientano l’anima dell’artista.
Invece di lasciarsi distruggere la mente e lo spirito e di lasciarsi andare, invece di lasciarsi pervadere dalla collera e dalla frustrazione, Jafar Panahi ha scritto una lettera d’amore al cinema. Il suo film è colmo d’amore per la sua arte, la sua comunità, il suo paese e il suo pubblico…
Il film uscirà nelle sale il prossimo 27 agosto.