Festival di Berlino 2010, quarto giorno

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Quarto giorno e primo week-end per il Festival di Berlino 2010, anche oggi il cartellone è decisamente ricco, quindi dovremo fare la consueta cernita scegliendo  nella vasta e ricca programmazione quotidiana. Odierno titolo di punta l’ultima fatica di Zhang Yimou naturalmente in concorso, e per le sezioni collaterali quattro pellicole italiane, tra queste Io sono l’amore di Luca Guadagnino.

Cominciamo con la competizione ufficiale, sei le pellicole proiettate tra queste A Woman, a gun and a noodle shop del regista cinese Zhang Yimou, remake della famosa pellicola dei fratelli Coen Blood simple, il film racconta le vicissitudini di una sorta di Scrooge orientale proprietario di un ristorante nei pressi della Grande Muraglia, che scoperto che la moglie lo tradisce, architetta un piano per ucciderla procurandosi una pistola, sarà l’inizio della fine.

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IFFMH 2009, International Film Festival Mannheim-Heidelberg

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Promuovere nuovi e giovani talenti, questa è la parola d’ordine e l’obiettivo che persegue l’International Film Festival Mannheim-Heidelberg, rassegna cinematografica tedesca che giunta alla sua cinquattottesima edizione fruirà come al solito di una doppia location.

Le cittadine di Mannheim e Heidelberg ospiteranno dal 5 al 15 novembre uno dei più prestigiosi eventi che puntano sulla promozione e l’incontro tra giovani cineasti esordienti, ancora sconosciuti alla grande distribuzione, ed addetti ai lavori creando un’importante ed efficace sinergia creativo/produttiva.

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La battaglia dei tre regni, recensione

la-locandina-italiana-de-la-battaglia-dei-tre-regni-132512 []208 d.C. nella Cina imperiale si sono appena placati nel sangue alcuni moti di ribellione con la sconfitta di alcuni signori della guerra, sembra che la situazione abbia raggiunto un equilibrio, ma dai regni del sud giungono notizie che la ribellione in realtà abbia ancora dei fautori.

Il primo ministro Cao Cao, ormai potentissimo e temuto anche dallo stesso imperatore, dopo aver condotto le armate che hanno sedato tutti i focolai di ribellione, impone ad un imperatore troppo giovane ed inesperto una guerra contro i regni del sud, mettendosi a capo di un’armata pronta a conquistare ed annettere all’impero gli ultimi recalcitranti sovrani.

I regni del sud dovranno così unirsi, superare conflitti e rivalità per affrontare l’esercito di Cao Cao e contrastare l’ambizioso primo ministro, che dopo l’unificazione della Cina aspira ad impadronirsi del trono.

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Wolverine 2, Chi ha incastrato Roger Rabbit 2, Saw 6, Daredevil, Bruce Willis, John Carpenter: novità

Buon pomeriggio,
diamo un veloce sguardo a tutte le novità che arrivano da Hollywood, riguardanti i film che vedremo prossimamente al cinema.

ATTORI
Bruce Willis prossimamente sarà protagonista di ben tre film, d’azione: in Inventory sarà un detective a caccia di un assassino, in Red sarà un agente in incognito sul viale del tramonto e in Scarpa sarà l’omonimo informatore del FBI che dà il nome alla pellicola.

Natalie Portman reciterà in Hesher, la commedia che sta producendo, diretta da Spencer Susser. L’attrice sarà la commessa di cui il ragazzino protagonista si innamora.

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Festival di Venezia dalla cinquantunesima alla sessantesima edizione: da Abel Ferrara a Robert Rodriguez

A un certo punto mi sono reso conto di quello che significa “progresso”. Non sono ancora del tutto convinto che si tratti di un sinonimo di evoluzione. Tuttavia in un certo senso è come cadere dal letto mentre si sta giocando col proprio padre, o fratello, e, invece di fracassarsi completamente la testa, rompersi “semplicemente” un braccio.

Spesso, quando mi aggiro per le vie di Venezia, alla ricerca di tracce del festival, mi rendo conto che la gente ha l’ombrello aperto, ma non riesco a capire se lo fa perchè piove o per ripararsi dal solo. Sono così tante le cose che confondo, con questa confusione di auto e di novità. Anche i colori sono cambiati, non c’è più la discriminabilià di un tempo, dentro e fuori le persone.

E’ come se per qualche motivo le cose si siano complicate in modo esponenziale, abbastanza all’improvviso. Il mio unico timore è quello di non poter assistere, col fiato sospeso e i violini che stridono sadici nelle mie orecchie, a scene di vendetta, in terza persona, quasi bidimensionali, in cui il sangue del riscatto schizza orizzontalmente sulla neve, colorandola in modo caotico.

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Dalla Cina con passione

Il cinema cinese gode di una lunga tradizione che affonda le sue radici alla fine del 19mo secolo, quando le prime “ombre elettriche”, così venivano chiamate, vennero proiettate per la prima volta a Shangai. La tumultuosa storia di questo immenso Paese non mancò di influenzare la produzione cinematografica degli anni successivi, quando le pellicole assunsero connotati patriottici e propagandistici, pur non trascurando l’ispirazione data dalla corrente hollywoodiana e sovietica.

L’occupazione giapponese di Shanghai avvenuta nel 1937 interruppe di fatto l’epoca d’oro delle pellicole cinesi, tornò comunque agli antichi splendori nel dopoguerra, poi il comunismo rese il cinema uno strumento di informazione e propaganda nei confronti delle masse contadine, eludendo possibili contaminazioni dall’estero con l’importazione di soli prodotti sovietici.

Negli anni ’70 si ebbe nelle sale di casa nostra e non solo l’invasione di film basati sulle arti marziali, ma che in realtà venivano realizzati non dalla Repubblica Popolare ma da Taiwan e Hong Kong non ancora possedimento di Pechino, influenzando di fatto il nuovo cinema cinese, opera di registi formatisi negli Stati Uniti e in Europa: una corrente innovativa che passando da Taiwan raggiunse finalmente la Cina continentale nel 1984 grazie alle pellicole Tudi (1984) di Chen Kaige, Daoma Zei (1986) di Tian Zhuangzhuang e Sorgo rosso (1987) di Zhang Yimou.

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