Algeria anni ’90, sulle montagne del Maghreb in un piccolo monastero vive una comunità di monaci che tra preghiere e opere di carità porta avanti il suo quotidiano fatto di ritualità e canti, riuscendo nel contempo a dare un’aiuto concreto alla comunità musulmana che vive nei pressi del monastero, creando così un equilibrio che permette ai monaci di integrarsi grazie anche ad un rispetto reciproco, che si trasforma con il tempo in un solido ponte costruito su tolleranza e comprensione.
Purtroppo questo equilibrio costruito con non poca fatica e curato nel tempo comincia ad incrinarsi quando estremismo e paura sconfinano nella regione e alcune uccisioni perpretate da un gruppo armato di terroristi seminano il terrore, mettendo in evidente pericolo anche la comunità di religiosi a cui viene chiesto di accettare protezione, protezione armata che i monaci rifiuteranno.
la situazione precipiterà quando i terroristi irrromperanno nel monastero chiedendo assistenza, da quel momento in poi la pressione sulla comunità religiosa affinchè abbandoni la regione diventerà sempre più forte, ma il gruppo nonostante qualche iniziale divisione dettata da comprensibili paure e dubbi, deciderà alla fine di affrontare il suo destino, un destino che purtroppo li porterà inevitabilmente verso l’estremo sacrificio.
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