Li ricordiamo sotto l’egidia del grande regista Steven Spielberg ne “L’impero del sole”. Come molti sanno, fu Todd Haynes, con “Velvet Goldmine“, a regalare a Christian Bale il primo ruolo davvero importante per la sua carriera, affidandogli la parte del giornalista Arthur Stuart in un film ben riuscito.
Velvet goldmine
Suck, recensione in anteprima
Jennifer (Jessica Parè) bassista degli Winners, rock-band appena mollata dal loro manager convertitosi all’hip-hop giapponese, passa una nottata di fuoco con un vampiro che ha un debole per le musiciste mutando in una fascinosa succhiasangue.
Riunitasi al gruppo la ragazza finirà per seminare cadaveri lungo le tappe del tour, mentre grazie al carisma da dono oscuro Jennifer catalizzerà sulla band l’attenzione da sempre agognata e mentre i concerti degli Winners cominceranno a dare i loro frutti, un temibile ammazzavampiri (Malcolm McDowell) si metterà sulle loro tracce.
Purtroppo Joey (Rob Stefaniuk) leader della band comincerà a sospettare che la sua pallidissima bassista nonchè ex-fidanzata abbia qualcosa che non va, sino a che non la troverà come si suol dire con le mani nella marmellata a pasteggiare allegramente con i resti del leader di una nota band.
Lontano dal paradiso: recensione
Stati Uniti, autunno 1957, la famiglia Whitaker è una di quelle famiglie che molti invidiano e altri tentano invano di imitare, il signor Ray Whitaker (Dennis Quaid) è un serissimo e distinto impiegato a capo di una ditta che vende televisori, la bella moglie, la signora Cathy (Julianne Moore), è la casalinga perfetta, moglie sobria ed elegante e madre premurosa, aggiungiamoci due simpatici e confusionari marmocchi ed abbiamo un perfetto quadretto da spot pubblicitario.
La vita in casa Whitaker scorre apparentemente tranquilla, ma sotto la superficie qualcosa di appena percettibile, ma devastante, sta per venire a galla, qualcosa che ha il potere di minare e distruggere l’amato idillio familiare tanto faticosamente costruito, ma che evidentemente si regge su fondamenta alquanto fragili.
Il corpo estraneo che rischia di devastare la famiglia Withaker è proprio Ray, anzi, non lui quanto la sua identità sessuale che lo porta nottetempo in bar equivoci a cercare uomini e sesso alternativo a quello che gli offre la sua moglie perfetta.
Recensione in anteprima: I Love Radio Rock
Nel 1966 venticinque milioni di persone in Inghilterra, cioe più della metà della popolazione britannica, seguiva le trasmissioni pirata di alcuni facinorosi e anarchici amanti del rock’ n roll, mentre il governo intollerante a questa musica considerata da depravati e sovversiva tentava in ogni modo di rendere queste radio illegali allo scopo di farle chiudere.
Tra queste radio c’era la famigerata ed amatissima Radio Rock, un gruppo di bizzarri e folli DJ trasmetteva, da una nave nel bel mezzo del Mare del Nord, 24 ore al giorno rock e pop. Sboccati, irriverenti, venivano considerati dall’allora ministro inglese Dormandy (Kenneth Brannagh) una piaga da eliminare. Sarà proprio lui a perseguitare, senza successo, la folle banda di fuorilegge dell’etere, capitanata da due bizzari personaggi un pò fuori di testa conosciuti come Il conte (Phillip Seymour Hoffman), il leader dei DJ e Quentin (Bill Nighy) il produttore e ideatore di Radio Rock.
Seguiremo le vicissitudini del giovane, timido ed inesperto Carl (Tom Sturridge), che espulso da scuola viene spedito dalla madre sulla Rock Boat, dove conoscerà tutta la squadra di scalmanati DJ, diventerà uomo e incontrerà inaspettatamente anche il padre mai conosciuto. Radio Rock dopo il varo di una legge appositamente ideata dal governo inglese contro le radio pirata rischierà di chiudere, e le cose si complicheranno non poco per la stramba ciurma guidata da capitan Quentin.
Twilight: colonna sonora
Il mondo di Twilight come quello di ogni Blockbuster che si rispetti è ricco e variegato e va oltre ben oltre la pellicola, ci siamo occupati delle action figures e del merchandise legato a questo fenomeno nato in libreria, oggi vogliamo segnalarvi la colonna sonora del film che oltre alla parte prettamente strumentale affidata al compositore Carter Burwell autore degli score di Velvet Goldmine e de Il grande Lebowsky, offre una compilation di artisti vari a misura di teenager e non solo.
Nelle 12 tracce tutte darkeggianti e dai tratti romance, la hit dei Muse Supermassive Black Hole, la ballad scritta e cantata dall’attore protagonista Robert Pattinson Never think e la strumentale Bella’s lullaby di Carter Burwell. ricordiamo che con l’uscita del DVD prevista nei primi giorni d’Aprile una versione deluxe con DVD+colonna sonora+braccialetto+scatola portagioie e qualche sorpresa extra, niente male per una versione da collezione assolutamente imperdibile.