Da venerdì è nelle sale l’action-horror a sfondo storico La leggenda del cacciatore di vampiri (la recensione del film) di Timur Bekmambetov, che ci racconta di un blasonato ammazzavampiri che ha le fattezze nientemeno che di Abramo Lincoln, il sedicesimo presidente degli Stati uniti d’America.
Vampires
Da Priest a Van Helsing: 10 ammazzavampiri al cinema
Oggi in occasione dell’uscita dell’action-horror Priest-Il prete di Scott Stewart, da ieri nelle sale italiane, stiliamo una classifica in cui raccogliamo un ideale dream-team di ammazzavampiri i cui membri sfoggiano un curriculum davvero impressionante.
Naturalmente a capo dell’ideale squadra il veterano Abraham Van Helsing ammazzavampiri per antonomasia di cui abbiamo selezionato cinque incarnazioni da grande schermo tra cui spiccano quelle di Peter Cushing e di un memorabile Anthony Hopkins, comunque non mancano le digressioni action con il Van Helsing di Hugh Jackman e il Blade di Wesley Snipes oltre naturalmente alla versione spoof di Mel Brooks.
Da Machete a El Mariachi, 10 eroi da B-movie
Approfittiamo dell’uscita nelle sale dell’atteso Machete di Robert Rodriguez che ha finalmente trovato spazio sui nostri schermi dopo diversi rinvii e a quasi un anno dall’uscita nelle sale statunitensi, per stilare un’ideale classifica con dieci eroi da B-movies come peraltro il personaggio interpretato dal massiccio Danny Trejo è un più che degno rappresentante.
Dopo il salto troverete la nostra personale classifica in cui abbiamo spaziato un pò e in cui non poteva mancare il Piccolo Drago e il mitico Ash della serie Evil Dead che durante la sua evoluzione verso il fantasy/horror dell’Armata delle tenebre non ha mai perso lo smalto che lo contraddistingue, ma anzi ha guadagnato punti in auto-ironia e coraggio, mentre un doppio posizionamento lo ha meritato Kurt Russell che in coppia con il maestro John Carpenter ha caratterizzato un paio di icone per il genere, il tostissimo Jena Plissken e lo spassoso camionista Jack Burton, quest’ultimo alle prese con mostri e fantasmi cinesi nel classico Grosso guaio a Chinatown.
Fino a prova contraria, recensione
Il giornalista Streve Everett (Clint Eastwood) fresco di riabilitazione da un periodo della sua vita dedito alla bottiglia e con alle spalle un passato da padre latitante e comiuge inaffidabile, si sta occupando di un pezzo di cronaca che annuncia l’esecuzione del detenuto di colore Frank Beechum (Isaiah Washington), che avverrà di lì a poche ore, accusato di aver assassinato una commessa.
L’istinto di Everett lo porterà ad ipotizzare la presunta innocenza di Beechum e il fiuto lo condurrà sulla pista di un giovane morto per accoltellamento qualche anno prima che sembra essere il vero responsabile dell’omicidio, una scoperta però senza alcuna prova a confutazione e con tanto di colpevole deceduto, ma una rivelazione inaspettata a letale countdown praticamente scaduto, fornirà al giornalista la possibilità di rivolgersi alle autorità affinchè sospendano un’esecuzione che però, nonostante gli sforzi profusi sembra ormai inevitabile.
Torino Film Festival 2010: il programma
E’ stato annunciato il programma della ventottesima edizione del Torino Film Festiival, la rassegna cinematografica che si svolgerà nel capoluogo piemontese del 26 novembre al 4 dicembre.
Tra i film proiettati figurano Hereafter di Clint Eastwood e 127 Hours di Danny Boyle fuori concorso Burlesque con Christian Aguilera e Cher e Vampires, oltre a Winter’s bone di Debra Granik, Four Lions di Christopher Morris in concorso. L’unico italiano in corsa è il noir Henry di Alessandro Piva. Le retrospettive saranno dedicate a John Houston e Vitalij Kanevskij.
Dopo il salto potete trovare la lista completa dei film presenti nelle principali sezioni.
I bruttissimi, Out for blood-La paura dilaga
Oggi per i bruttissimi ci occupiamo di Out for blood aka Vampires una pellicola horror direct-to-video che cerca in modo pessimo di sfruttare il filone vampire per inscenare una sorta di poliziesco di quart’ordine che vede inspiegabilmente tra gli interpreti anche il veterano Lance Henriksen.
Protagonista di questo film il cui sottotitolo italiano, La paura dilaga non rende pienamente l’idea dell’inquietudine che si prova di fronte ad uno script che sembra scritto nelle pause di lavorazione e un protagonista, Kevin Dillon fratello del più noto Matt, che dopo una carriera costruita all’ombra del fratello si è recentemente riciclato sul piccolo schermo nel fortunato serial di Mark Wahlberg Entourage.
La trama ricca di assurdità racconta del detective Hank Holten (Dillon) ossessionato dalla ex-moglie scrittrice di romanzi sui vampiri.
I bruttissimi, Vampires 3
Oggi spazio film da evitare dedicato all’horror di Marty Weiss Vampires 3 aka Vampires: The turning, sequel del Vampires di John Carpenter e del direct-to-video Il cacciatore delle tenebre (Vampires: Los muertos) del regista di Ammazzavampiri 2 e Halloween 3 Tommy Lee Wallace.
Vampires 3-Il tempio del sangue sposta la location dagli States alla Thailandia, taglia qualsiasi connessione con i due precedenti capitoli e ci racconta di una coppia di ragazzi che finisce nel bel mezzo di uno scontro secolare tra due tribù di vampiri, provando a propinarci uno sbiadito vampire-movie in salsa action-orientale che fa rimpiangere le eccentriche prodezze del wuxiapian-horror anni ’70 La leggenda dei 7 vampiri d’oro.
B-cult, Vampires
1998, il veterano John Carpenter si cimenta con il vampire-movie, filone molto battuto dal cinema low-budget e come successe a suo tempo con Distretto 13-le brigate della morte, e più recentemente con Fantasmi da Marte il regista rilegge un romanzo dello scrittore John Steakley in chiave western.
James Woods è Jack Crow, cacciatore di vampiri al soldo del Vaticano che stana e stermina interi covi di vampiri capeggiati da potentissimi anziani chiamati Maestri, una sorta di leader e prolificatori del dono oscuro.
Per favore mordimi sul collo: vampiri, tra mito e cinema
Il vampiro, figlio di paure filtrate dalle tradizioni folkloristiche esprime nella sua figura l’atavica paura della morte al contempo il fascino che quest’ultima ha su di noi, il cinema non ha potuto far finta di nulla davanti a questa fascinosa figura che attraverso l’immortalità ed il sangue ci ricorda la nostra ricerca, attraverso i secoli, di un modo per ingannare la morte e la natura stessa in una folle battaglia persa contro vecchiaia e disfacimento fisico per sognare una vita eterna poco spirituale e molto terrena.
Murnau trasforma il letterario e leggendario Dracula di Bram Stoker in un personaggio visivamente reale ed inquietante nel suo capolavoro Nosferatu (1922), il vampiro protagonista di questo classico è un personaggio triste e solo che soffre per amore, ma che soccombe alla sua natura maligna cibandosi della sua amata in una sorta di ultimo pasto liberatorio prima della sua ennesima dipartita, Klaus Kinsky e Willem Dafoe ci riproporanno questo archetipo di vampiro nel remake di Herzog e nel brillante L’ombra del vampiro, in cui si narra delle riprese del primo Nosferatu e della leggenda che vuole che l’allora protagonista Max Schreck fosse realmente un vampiro.
Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin
Potremmo chiamarli I quattro dell’Ave Maria, tanto per citare un famoso film western di Giuseppe Colizzi; sono invece Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin, meglio conosciuti come i fratelli Baldwin.
Alec Baldwin, all’anagrafe Alexander Rae Baldwin III, frequenta la prestigiosa Academy Studios e all’età di 28 anni debutta nel film televisivo La divisa strappata (1986) di Glenn Jordan. Il grande successo dell’opera lo porta ad esordire nel cinema con Forever Lulu (1987). Da qui inizia la scalata con Beetlejuice – Spiritello porcello (1988) di Tim Burton e Talk Radio (1988) di Oliver Stone. Nello stesso anno darà vita a due memorabili personaggi di “sciupafemmine”, in Una donna in carriera e Una vedova allegra ma non troppo, che determineranno la sua ascesa ad Hollywood.