Oskar (Kare Hedenbrant) è un ragazzo chiuso, che soffre della lontananza del padre e dell’incapacità della madre di capirlo fino in fondo, a scuola non va molto meglio, studente dotato, viene quotidianamente vessato da un terzetto di compagni di scuola che non perde occasione di umiliarlo in pubblico. La rabbia che il ragazzo continua ad accumulare, lo porta a pensieri violenti, ma che la sua indole per nulla aggressiva non gli permette di mettere in atto, risultato: la frustrazione aumenta.
In una notte in cui Oskar si rifugia nel suo mondo di fantasiose vendette, fa la sua comparsa Eli (Lina Leandersson), piccola, ma solo all’apparenza, fragile dodicenne dall’aspetto pallido ed emaciato, Tra le due solitudini, così simili, nasce la voglia di riempiere i vuoti di un complicato quotidiano, e lo sbocciare di un amore infantile, dolce e protettivo unirà i due adolescenti. Oskar, però, ben presto scoprirà che Eli, è in realtà un vampiro e che vive con il suo servitore diurno, che gli procura il sangue, nutrimento che serve alla ragazzina per sopravvivere.
La scoperta, dopo una prima e naturale sorpresa, non spaventa Oskar che, dopo la dipartita del servitore di Eli, aiuta la giovane vampira a difendersi da una città che lentamente si accorge della pericolosa e sovrannaturale presenza che di notte trasforma ogni strada e vicolo buio in una letale trappola.
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