Berlino 2012: oggi il Bel Ami con Robert Pattinson e il wuxia di Tsui Hark

La sessantaduesima edizione del Festival di Berlino si avvia alla conclusione e in attesa della cerimonia di premiazione si chiudono le proiezioni dei film in concorso con il canadese Rebelle di Kim Nguyen che affronta il dramma dei bambini-soldato africani, a cui si aggiungono due anteprime fuori concorso, il letterario Bel Ami con un Robert Pattinson tormentato tombeur de femmes e ambizioso arrampicatore sociale in una suggestiva Parigi del 1890 e il remake in 3D The Flying Swords of Dragon Gate di Tsui Hark, ispirato al wuxiapian New Dragon Gate Inn del 1992 e con protagonista Jet Li nei panni del guerriero Zhao Huai, che al tramonto della Dinastia Ming contrasta lo strapotere di un’esercito di eunuchi corrotti capitanati dallo spietato Comandante Yu.

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Tsui Hark The Flying Swords of Dragon Gate: trailer, poster e foto con Jet Li

Eccoci al consueto spazio d’inizio settimana dedicato al cinema orientale, oggi ci occupiamo della coppia Tsui Hark/Jet Li che torna a collaborare dopo la saga Once Upon a Time in China nel remake The Flying Swords of Dragon Gate, primo wuxiapian al mondo realizzato in 3D, che sarà rilasciato nelle sale cinesi a partire da dicembre 2011. Dopo il salto trovate sinossi, immagini, poster e trailer del film.

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Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, recensione in anteprima

L’imperatrice Wu Zetian (Carina Lau) sta per diventare il primo imperatore donna della storia cinese, i malumori intorno alla sua imminente incoronazione aumentano di giorno in giorno, come le schiere di chi complotta alle sue spalle per usurparne il trono, ma a pochi giorni dalla cerimonia di insediamento alcuni dignitari di corte cominciano a morire misteriosamente, consumati da fiamme che sembrano provenire dall’interno dei loro corpi.

L’imperatrice deciderà che la situazione è tanto grave da dover ricorrere all’aiuto di uno degli uomini che lei stessa ha imprigionato anni addietro per cospirazione contro il suo trono, così toccherà allo scaltro Di Renjie (Andi Lau), maestro nella spada ed abile investigatore, scoprire chi sta cospirando contro l’imperatrice seguendo le tracce lasciate dai corpi e partendo dal luogo dove la prima combustione ha avuto luogo, un gigantesco Buddha in costruzione che celebrerà la nuova reggenza dell’imperatrice.

Davvero sontuoso questo affresco fanta-storico messo in scena dal regista Tsui Hark che prova con successo a rivisitare il wuxiapan, il cappa e spada a tinte fantasy made in China, miscelandolo con elementi tipici del classico giallo investigativo, una messinscena degna di un kolossal, effetti visivi di altissimo profilo ed elementi fantastici che omaggiano il wuxia più classico dandogli la consueta ed intrigante veste epica.

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Venezia 2010, chi vince il Leone d’oro?

Poche ore ci separano dall’assegnazione del Leone d’oro, stasera fastosa cerimonia di chiusura della sessantesettesima Mostra del Cinema di Venezia, la madrina della rassegna Isabella Ragonese e il presidente di giuria Quentin Tarantino sveleranno il palmares, preceduti dalla proiezione del film di chiusura The Tempest di Julie Taymor.

Anche se la qualità delle pellicole in concorso rende i pronostici piuttosto labili pare che in pole position ci sia il Post Mortem del cileno Pablo Larrain che potrebbe incontrare il gusto dell’eccentrico ed eclettico Tarantino, ma altre voci danno invece per favorito del regista il giapponese 13 assassins di Miike che Tarantino e uno dei membri italiani della giuria, il regista Luca Guadagnino, hanno mostrato di apprezzare molto.

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Venezia 2010 domenica 5: ieri applausi per Mazzacurati, oggi fuori concorso Salvatores e Ligabue

Si chiude il primo week-end della Mostra del Cinema di Venezia, ieri protagonista Catherine Deneuve che in Potiche del francese Francois Ozon veste i panni di una moglie-trofeo che si trova a dover sostituire il marito sequestrato da alcuni scioperanti alla guida di una fabbrica di ombrelli:

Spero davvero che questo film possa aiutare le donne ad acquisire maggiori diritti e spazio nel mondo, perchè seppur un miglioramento c’è stato col passare degli anni, ancora non c’è lo stesso riconoscimento nella società.

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L’amante, recensione

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Anni ’30, nell’allora Indocina francese (oggi Vietnam) un traghetto che attraversa il fiume Mekong diretto alla città di Saigon, diventa il luogo d’incontro tra una quindicenne (Jen March) con una famiglia allo sbando, un fratello con un grave disagio mentale, un’altro oppiomane e una madre snaturata, ed un ricco uomo cinese trentenne (Tony Leung) che rimarrà folgorato dalla di lei bellezza, tanto da farne la sua amante.

Lei si lascerà amare usandolo per sfuggire ad un’esistenza ormai insopportabile, lui la inizierà ai piaceri del talamo, la storia diventerà ben presto di pubblico dominio, la famiglia della ragazza accamperà prestese e chiederà soldi affinchè la storia possa continuare, il denaro arriverà a corrompere tutto e lentamente ed inesorabilmente i due si allontaneranno.

La separazione arriverà non del tutto inattesa, perchè lui come tradizione vuole verrà costretto dalla famiglia ad un matrimonio combinato con una donna cinese e a lasciare la sua amante bambina, lei satura del mondo in cui è vissuta lascerà l’Indocina per trasferirsi in Francia, dove solo anni dopo, ormai anziana comprenderà che forse quello provato allora era vero amore.

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La battaglia dei tre regni, recensione

la-locandina-italiana-de-la-battaglia-dei-tre-regni-132512 []208 d.C. nella Cina imperiale si sono appena placati nel sangue alcuni moti di ribellione con la sconfitta di alcuni signori della guerra, sembra che la situazione abbia raggiunto un equilibrio, ma dai regni del sud giungono notizie che la ribellione in realtà abbia ancora dei fautori.

Il primo ministro Cao Cao, ormai potentissimo e temuto anche dallo stesso imperatore, dopo aver condotto le armate che hanno sedato tutti i focolai di ribellione, impone ad un imperatore troppo giovane ed inesperto una guerra contro i regni del sud, mettendosi a capo di un’armata pronta a conquistare ed annettere all’impero gli ultimi recalcitranti sovrani.

I regni del sud dovranno così unirsi, superare conflitti e rivalità per affrontare l’esercito di Cao Cao e contrastare l’ambizioso primo ministro, che dopo l’unificazione della Cina aspira ad impadronirsi del trono.

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Harry Potter rischia di saltare, nuovi progetti per McG, Mickey Rourke, Keira Knightley e molti altri

Torniamo ad occuparci, dopo la pausa di qualche giorno, di tutti i nuovi progetti, che bollono in pentola negli studios americani e non solo. Cominciamo subito da una notizia allarmante: sembra che la Warner, dopo Le Cronache di Narnia, possa rinunciare anche a produrre Harry Potter. La motivazione? I film costano e non c’è certezza che incassino come i precedenti, dato che J.K. Rowling, non ha intenzione di scrivere altri libri sul maghetto e questo ridurrebbe l’attenzione nei prossimi anni sulla saga di Harry Potter.

Cambiamo argomento e parliamo di registi: Tsui Hark dirigerà Andy Lau in Decetctive Dee and the mistery of the pianto flame, un thriller ambientato nel 690 dopo cristo in Cina; Mcg sarà il regista di 20000 Leghe sotto i mari: Capitano Nemo, un film per famiglie prodotto dalla Walt Disney Pictures. Il film racconterà le origini del Capitano Nemo e del Nautilus; anche James Mangold torna dietro alla macchina da presa: a lui spetta la regia di Juliet, l’adattamento cinematografico del romanzo della danese Anne Fortier, che racconta la storia della discendente di Giulietta; D.J. Caruso, infine, ha firmato per dirigere Jack the Giant Killer.

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Festival di Roma – Film non italiani in concorso

Non solo Italia al Festival di Roma. Un festival internazionale come questo non poteva essere carente di una pletora di film provenienti da tutto il globo. Diamo quindi uno sguardo alle sorprese “straniere” che il festival ha in serbo per noi.

Stiamo parlando ad esempio di Good di Vicente Amorim, Easy Virtue di Stephan Elliott e Pride and Glory di Gavin O’Connor.

Il primo vede Viggo Mortensen nei panni di un professore tedesco che cerca di contrastare l’ascesa del nazismo. vissuta in prima persona. Accanto a Mortensen ci sono Jason Isaacs e Mark Strong.

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