Torino Film Festival 2009, terzo giorno

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Proseguiamo il nostro escursus nel cinema d’autore attraverso il programma del Torino Film Festival giunto alla terza giornata.

Prima di dare una scorsa al programma vi ricordiamo velocemente le sezioni di cui si compone la rassegna:

27 TORINO: la sezione principale, 16 le pellicole in concorso.

FESTA MOBILE: attese anteprime, pluripremiate pellicole per una vetrina che omaggia il grande cinema internazionale.

RAPPORTO CONFIDENZIALE: sezione monografica dedicata al regista danese Nicolas Winding Refn con 8 pellicole che comprendono la trilogia Pusher.

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Torino Film Festival 2009, secondo giorno

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Anche questa nuova edizione del Torino Film Festival sembra seguire il tradizionale percorso del cinema indipendente e d’autore nel senso più ampio e nobile del termine, omaggiando non solo i grandi cineasti che negli anni hanno solcato un percorso creativo parallelo alla grande distribuzione, ma anche alle nuove leve pronte ad affrontare tutte le difficoltà che un tale percorso riserva.

Quindi il regista Gianni Amelio nel segno di questa percezione alternativa del fare cinema e sulla scia del suo predecessore Nanni Moretti, ha costruito un cartellone di eventi e proiezioni ad hoc, a partire dal film d’apertura proiettato ieri, la biopic ed opera prima Nowhere Boy, infanzia ed adolescenza del Beatles John Lennon raccontata dalla esordiente Sam Taylor Wood, che esordisce con una pellicola che racconta la gioventù di un Lennon tra la severità di una zia che lo ha cresciuto e la riscoperta di una madre ritrovata che gli svela le meraviglie del rock’n’roll ed i film di Elvis.

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Torino Film Festival 2009, apre Nowhere Boy, il film sull’adolescenza di John Lennon

Nowhere Boy - John Lennon

La ventisettesima edizione del Torino Film Festival, diretta da Gianni Amelio, sarà aperta dall’anteprima internazionale di Nowhere Boy, il film diretto da Sam Taylor Wood, tratta dal libro Imagine: Growing Up whit My Brother John Lennon di Julia Baird, la sorellastra.

Il film, che racconta l’adolescenza di John Lennon, un quindicenne di Liverpool diviso tra l’amore per la zia tradizionalista che l’ha cresciuto e la madre, appassionata di rock, che ha appena ritrovato, è interpretato da Kristin Scott Thomas (la zia), Anne-Marie Duff (la madre), Aaron Johnson (John Lennon), Thomas Sangster (Paul McCartney) e Sam Bell (George Harrison).

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Gianni Amelio è il nuovo direttore del Torino Film Festival

Dopo l’uscita di scena di Nanni Moretti, il Torino Film Festival ha trovato il nuovo direttore: tra una lista di papabili cineasti composta da Gabriele Salvatores, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Davide Ferrario, Roberto Benigni e Gianni Amelio, alla fine l’ha spuntata quest’ultimo. In una nota del Festival si legge:

Amelio ha accettato l’invito ad assumere la direzione del Torino Film Festival che gli è stato rivolto dal Museo Nazionale del Cinema, d’intesa con l’Associazione Cinema Giovani. Con la sua direzione proseguirà l’opera di consolidamento d’immagine del Torino Film Festival avviata con il generoso apporto di Moretti. Il contributo personale che Gianni Amelio saprà dare non mancherà di rafforzarne l’impegno a sostengo del nuovo cinema e dei nuovi talenti che costituiscono la ragion d’essere di questa manifestazione

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Recensione: Il giardino dei limoni, conferenza stampa di Eran Riklis al Torino Film Festival

Lemon Tree, film diretto dall’israeliano Eran Riklis, già autore di Zohar e La sposa siriana, racconta la storia coraggio di una donna, Salma, interpretata da Hiam Abbass, una vedova palestinese che vive in un villaggio della Cisgiordania. Scopre che il suo nuovo vicino di casa è il ministro della difesa israeliano. Quando, per ragioni di sicurezza, le viene intimato di abbattere quel giardino di limoni che rappresenta il suo unico sostentamento e le sue stesse radici, la donna non si da per vinta e porta la causa in tribunale.

La solidarietà inaspettata della moglie del ministro, mossa dalla complicità femminile e l’amore del suo giovane avvocato, riescono a sostenerla in una sfida che a tutti sembra impossibile.

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Torino Film Festival: 27 novembre. Il punto

Torino Film Festival, sesta giornata. Come già più volte citato, la 26ma edizione dedica tre retrospettive al altrettanti geni e generi del cinema internazionale: Jean-Pierre Melville, cui la rassegna propone tutti i suoi 13 film, in copia restaurata, ed un documentario a lui dedicato, in anteprima europea, da Olivier Boiler; British Renaissance, movimento cinematografico inglese degli anni 1980-1990, con 35 titoli che comprendono gli esordi e le pellicole più significative del periodo, cui si aggiunge un omaggio a Dennis Potter, uno dei talenti televisivi europei più innovativi; Roman Polanski, applauditissimo dal pubblico festivaliero, con tutti i suoi lungometraggi e cortometraggi, per un totale di 28 titoli, tre dei film in cui ha recitato in ruoli importanti, alcune pubblicità da lui dirette, e due “making of” sui set di Tess e Macbeth, cui si aggiunge un documentario a lui dedicato, in anteprima italiana, da Marina Zenovich.

Una lunga intervista rilasciata a Nanni Moretti e da noi pubblicata, in cui spazia dalla vita privata, alle difficoltà adolescenziali dovute alla religione ebraica, all’approccio col cinema, ai grandi successi di attore, sceneggiatore e regista.

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Torino Film Festival: 26 novembre. Il punto

Quinta giornata di eventi targati Torino Film Festival. Quest’oggi ci occupiamo della sezione principale del festival; “Torino 26”, ovvero il Concorso internazionale lungometraggi, dedicato alla ricerca e alla scoperta dei nuovi autori del cinema contemporaneo.

Sono 15 i lavori, di cui 8 opere prime, a concorrere al premio per il Miglior film (euro 25.000), al Premio speciale della Giuria (euro 10.000), e ai Premi per la migliore attrice e per il migliore attore. Il cinema europeo è presente con 7 titoli provenienti da Germania, Belgio, Slovenia (e 3 coproduzioni Francia/Germania, Irlanda/Gran Bretagna, Portogallo/Brasile), 3 titoli dagli Stati Uniti, 1 dal Messico, 1 coproduzione Cile/Brasile, 1 titolo dal Canada, 1 dall’Australia e 1 dalla Cina.

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Torino Film Festival: 23-24 novembre. Il punto e l’intervista di Nanni Moretti a Giuseppe Bertolucci.

Prosegue la carrellata di film ed incontri tematici della 26ma edizione del Torino Film Festival. Quest’oggi vi faremo il punto sulle novità che stanno caratterizzando la seconda edizione diretta da Moretti, come la sezione denominata “italiana doc”. Dodici i titoli di medio e lungometraggio per il concorso dedicato al documentario italiano, che, a detta dell’organizzazione è una delle sezioni centrali del Festival, anche se, a parer nostro, si fa sentire la pesante assenza di pellicole partenopee ammesse in concorso.

Si parte con Casa Verdi, per la regia di Anna Franceschini. A Milano esiste un monumento storico speciale e unico al mondo: si chiama Casa Verdi ed è la casa di riposo per musicisti voluta e fondata da Giuseppe Verdi nel 1899 «nella quale raccogliere e mantenere persone dell’uno o dell’altro sesso addette all’Arte Musicale, che siano cittadini italiani e si trovino in stato di povertà». Nei suoi saloni affrescati vivono oggi quasi sessanta persone: musicisti, cantanti lirici, ballerine classiche e direttori d’orchestra, che possono qui dedicarsi alla loro passione senza l’affanno del quotidiano.

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Torino Film Festival: 21 novembre. Il punto

Si è aperta all’insegna della mondanità la 26ma edizione del Torino Film Festival, che per la prima volta viene inaugurata nell’imponente teatro lirico del capoluogo piemontese, denominato Teatro Regio, commissionato da Carlo Emanuele III a Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri ed inaugurato nel 1740.

Una veste prestigiosa per accogliere due grandi firme del cinema internazionale come Roman Polanski, al quale l’edizione festivaliera dedica una delle tre retrospettive, e Oliver Stone, per l’anteprima italiana del chiaccheratissimo W., che troverete recensito sul nostro blog. Protagonista del ritratto è il presidente americano uscente Gorge W. Bush, interpretato da Josh Broslin.

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Torino Film Festival al lavoro

Fervono i preparativi per la 26ma edizione del Torino Film Festival, in programma nel capoluogo piemontese dal 21 al 29 novembre. Anche quest’anno, per il secondo consecutivo, la direzione è affidata al regista e attore Nanni Moretti.

Alle già annunciate retrospettive dedicate a due autori, il premio Oscar Roman Polanski e Jean-Pierre Melville, “il più americano dei registi francesi”, Torino Film Festival ne affianca una terza dedicata al movimento cinematografico inglese degli anni 80-90, che assume il nome di “British Renaissance”.

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