Bruce Nolan ( Jim Carrey) è un giornalista un tantinello sfigato, sapete di quelli a cui si affidano i servizi pallosi, i cosiddetti riempitivi come la sagra di paese, il guinness assurdo o la curiosità da almanacco del contadino, così sempre più frustrato Bruce prosegue la sua carriera all’inverso che lo porterà in amene località a raccontare di amene notizie in un crescendo di noia e insoddisfazione.
Se questo non bastasse alla lista si aggiungono una serie di incidenti di percorso tra i quali il suo licenziamento, goccia che fa traboccare il vaso e che mina inesorabilmente la fiducia di Bruce in un domani migliore e come molti, non sapendo con chi prendersela e l’impossibilità di insultare un inconsistente fato, Bruce se la prende nientemeno che con Dio in persona.
Il monologo di Bruce e le sue parole di fuoco arrivano ai piani alti, e sarà proprio Dio in persona a dimostrare a Bruce che il lavoro di suprema divinità onnipotente è tutt’altro che semplice, infatti gli consegnerà tutta la baracca trasformando per una settimana l’ex-giornalista in una divinità a tutti gli effetti con poteri sovrannaturali e onniscienza inclusi.