Il primo sabato di aprile si apre all’insegna del grande cinema. Dall’ormai tradizionale capitolo della saga di “Harry Potter” a “Miracolo a Sant’Anna”, passando per “Fracchia la belva umana”, sono diverse le pellicole degne di nota.
Today you die
Urban Justice-Città violenta, recensione
In quel di Los Angeles è in pieno svolgimento una guerra fra bande che vede contrapposte, la MS-13 della zona di Hyde Park capeggiata da El Chivio (Danny Trejo) e i Crips dell’East Side guidati dallo spietato Armand Tucker (Eddie Griffin).
Nel bel mezzo di questo scontro che vede morti ammazzati all’ordine del giorno, il poliziotto Max Ballister (Cory Hart) pensando di incontrare un suo informatore finisce dritto in un’imboscata, finendo freddato e lasciando una moglie ed un padre, Simon Ballister (Steven Seagal), a cui se si tiene alla salute è meglio non pestare i piedi.
Ballister, che è un esperto di arti marziali, inizierà ad indagare nel quartiere in cerca di indizi che lo possano portare al colpevole dell’assassinio del figlio, così da poter consumare finalmente la sua vendetta, mentre sul caso indaga ufficialmente L’ambiguo detective Frank Shaw (Kirk B.R. Woller), che sembra avere un qualche legame con il leader dei Crips.
Attack Force-La morte negli occhi, recensione
Marshall Lawson (Steven Seagal) è un agente americano in missione a Parigi, durante un’operazione sotto copertura con alcune giovani reclute subisce un’imboscata, risultato: reclute morte e mistero sull’identità degli aggressori.
A Lawson non convincono ne le spiegazioni dei suoi superiori, ne le circostanze dell’imboscata, le giovani vittime chiedono giustizia e dopo aver scomodato alcuni contatti e investigato a fondo con la sua squadra, l’agente scoprirà che dietro a tutto c’è una potente droga spacciata per le strade.
la droga in questione è in realtà una pericolosa atma biochimica che dona ai consumatori un’incredibile forza sovrumana nonchè un’istinto predatorio ed abitudini che li fanno somigliare a dei vampiri. Considerando la velocità di diffusione grazie allo spaccio, ben presto il virus dilagherà creando un esercito di letali mutanti.
I bruttissimi: Today you die
Se al peggio non v’è mai fine, Today you die con Steven Seagal aggiunge un nuovo significato alla nostra rubrica e raggiunge il top della nostra piccola classifica di bruttissimi, ed in questo particolare caso si guadagna il premio per il peggior copione di tutti i tempi.
Il regista Don E. FauntLeRoy, braccio destro dell’ormai pingue eroe action, sfodera una serie di strafalcioni da far invidia a Paperissima, un montaggio sconclusionato, stuntman che cambiano d’abito durante la stessa sequenza, personagi che vengono introdotti nella storia e poi spariscono, dialoghi imbarazzanti e chi ne ha più ne metta.
Mercenary for Justice: recensione
John Seeger (Steven Seagal) è un mercenario che nel corso degli anni ha risolto molte situazioni estreme in zone calde per l’Agenzia, Seeger è un esperto a tutto tondo, molto richiesto e specializzato in qualsiasi cosa possa recare danno al prossimo, armi, esplosivi ed è capace di uccidere a mani nude con l’ausilio di una esotica e letale arte marziale. come spesso accade la vita del mercenario non permette di avere una famiglia, ma John ce l’ha e purtroppo è in grave pericolo.
La famiglia del mercenario Seeger è stata sequestrata e viene utilizzata come merce di scambio, in cambio della vita dei suoi familiari Seeger dovrà utilizzare la sua squadra e tutta la sua esperienza per penetrare in un inespugnabile carcere di massima sicureza e liberare il figlio di un importante boss della droga.
Sta diventando sempre più difficile trovare lati positivi in questa sorta di fotocopie action che Mr. Seagal continua a sfornare con una cadenza impressionante, il personaggio principale è sempre il medesimo, al limite si cambia il nome, e si da una rinfrescata al background,