Abbasso l’amore: recensione

down_with_loveNew York 1963, la scrittrice proto-femminista Barbara Novak (Renèe Zellweger) ha una certa avversione per l’amore romantico, avversione che in realtà ha radici profonde e che decide di esprimere con tutta una serie di motivazioni in un libro dall’inquivocabile titolo Down with love.

Il libro in men che non si dica diventa un best seller, frotte di deluse in amore e casalinghe disperate si ritrovano nelle parole della bella barbara, che porta sempre  più in alto la bandiera dell’indipendenza emotiva e consiglia una certa aggressività con gli uomini.

La nostra eroina e baluardo di un femminismo in erba non ha però fatto i conti con l’amore vero, quello imprevedibile, quello che si scatena a prescindere e quando incontra l’affascinante Catcher Block (Ewan McGregor), esperto playboy, rischia di cadere nella sua rete, mandando a monte tutte le regole del suo prezioso manuale sull’amore.

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Jennifer Aniston: …e alla fine arriva Jennifer

Jennifer Aniston nasce a Sherman Oaks (California-USA) l’11 Febbraio 1969, padre attore di soap e madre ex-modella, jennifer trascorre buona parte della sua infanzia in Grecia fino a quando per lavoro si trasferisce con i genitori a New York. l’attrice ha avuto un padrino d’eccezione il Kojak televisivo Telly Savalas.

Portata per le arti figurative ad undici anni si iscrive alla Rudolph Steiner School di New York, dove studia anche recitazione e a quindici, dopo che un suo quadro viene esposto al Metropolitan Museum di New York si iscrive alla High School for the Performing Arts dove si diplomerà nel 1987.

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Le traduzioni più brutte dei titoli dei film: trent’anni da dimenticare

Tutto ebbe inizio nei lontani anni ’80 quando una serie di traduttori spinti da alcuni produttori in preda ad una sorta di follia mistico-commerciale ebbero la malaugurata idea di rendere più appetibili le pellicole internazionali che approdavano nelle nostre sale modificandone di sana pianta i titoli che come tutti ben sanno sono l’anima e la summa del pensiero e del contenuto del film stesso, ma a loro la cosa parve non essere vitale.

Si cominciò col massacrare gli horror, dopo che il successo di cassetta Evil Dead di Sam Raimi era diventato La casa, qualsiasi film che seguì divenne una sorta di brochure immobiliare, La casa 2,3, fino al thrillerThe horror show diventato La casa 7, ma non dimentichiamo The Texas chainsaw massacre di Tobe Hooper divenuto Non aprite quella porta che scatenò la fantasia dei produttori sfornando una sequela di risibili e minacciosi avvertimenti come Non entrate in quella scuola (Prom Night), Non aprite quell’armadio (Monster in the closet), ormai si sfiorava veramente il ridicolo.

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Vince Vaughn: professione commedia

Attore dalla fisicità imponente, Vince Vaughn è dotato di un ironia che gli permette di adattarsi al registro della commedia in tutte le sue varianti, dalla demenziale alla romantica, rendendosi comunque credibile e spassoso, ma la sua versatilità è dote ancora tutta da sfruttare.

Vincent Anthony Vaughn nasce a Minneapolis (USA) il 28 Marzo 1970. madre agente di cambio, padre rappresentante, dopo il diploma si getta a capofitto nel mondo della tv, iniziando con vari spot pubblicitari per poi apparire in numerose serie tv come China beach (1988-1991) e 21 jump street (1987-1991), in quest’ultima accanto all’esordiente Johnny Deep.

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Peyton Reed: la commedia dell’arte

Peyton Reed nasce il 3 Luglio 1964 a Raleigh  nel North Carolina (USA), lavora come deejay nella radio della sua università la Chapel Hill, dove studia televisione, la sua passione per la musica lo porterà a  dirigere molti videoclip musicali per band locali come NC-based band e The Connels.

Appassionato di musica e batterista per hobby, Reed si cimenta anche nella composizione di canzoni, alcune delle quali verranno inserite nella sua commedia Ragazze nel pallone del 2000.

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Yes Man: in arrivo dagli States il nuovo film di Jim Carrey

Nelle sale americane esce Yes Man, l’esilarante commedia ci mostra Carl Allen (Jim Carrey) alle prese con uno dei nuovi guru americani, quelli che scrivono collane di libri e organizzano riunioni di training autogeno, di esaltazione dell’Io, quelli che oggi amano definirsi Coach life, allenatori per la palestra della vita.

Carl viene convinto a cambiare il suo modo di approcciare il prossimo, ma l’idea di cambiare il proprio stile di vita e dire sempre si a tutto e a tutti, si rivelerà pessima per lui, ma esilarante per noi spettatori, Carrey ci offrirà una serie di gag ben rodate che ormai fanno parte del suo repetorio, ma che hanno una fisicità tale che non ridere sarà impresa impossibile.

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