Non sempre comprendiamo le ragioni in base alle quali il genere horror abbia all’attivo una serie di pellicole di grande valore ma molto sottovalutate.
The Mist
Monsters, recensione in anteprima
L’America centrale è stata invasa da forme di vita provenienti dallo spazio che hanno infettato intere foreste trasformandole nel loro habitat, le creature sono dei giganteschi organismi luminescenti dotati di tentacoli che sembrano cibarsi di energia e che si sono spinti sino al confine del Messico con gli Stati Uniti, costringendo l’esercito americano a delimitare una zona di quarantena e a contrastare ad armi spianate l’avanzata aliena.
Durante una serie di evacuazioni precedenti alla chiusura per alcuni mesi della zona di quarantena, faremo la conoscenza del fotografo Andrew Kaulder (Scoot McNairy) incaricato dal suo editore di rintracciare la giovane figlia (Whitney Able) dispersa proprio sul confine, una volta rintracciata la ragazza i due proveranno a lasciare il Messico, ma il furto del passaporto di lei costringerà entrambi a sborsare una cospicua somma di denaro per affrontare con mezzi di fortuna la zona di quarantena onde raggiungere per tempo il territorio americano.
Stephen King al cinema, il meglio dei thriller/horror
Oggi ci occupiamo dello scrittore Stephen King un vero punto di riferimento per molti appassionati di cinema horror, King dal 1976 ad oggi ha collezionato un’impressionante serie di trasposizioni dalle sue opere che vanno da lungometraggi per il grande schermo, sino alle serie e miniserie televisive, queste ultime in molti casi unico modo per riuscire a comprimere la mole delle opere partorite dalla mente del prolifico autore americano.
Dopo il salto alcuni dei migliori adattamenti tratti da romanzi e racconti brevi dell’autore, due piccole percisazioni, ci siamo limitati alle opere horror e thriller della vasta filmografia a disposizione, e abbiamo escluso dalla lista quei film che pur dignitosi resstno una spanna sotto le pellicole elencate vedi Cimitero vivente, IT o 1408, pellicole che abbiamo comunque voluto omaggiare nei video in coda al post.
Le ali della libertà, recensione
Andy Dufresne (Tim robbins) accusato di aver ucciso sua moglie e l’amante di quest’ultima, viene condannato a due ergastoli che dovrà scontare nel penitenziario di Shawshank, qui farà la conoscenza del dispotico direttore e di un manipolo di guardie carcerarie capitanate dal capitano Hadley (Clancy Brown).
Dufresne è un semplice impiegato di banca abile con i numeri e l’approccio con il carcere sarà più violento e duro del previsto, con vessazioni e violenze fisiche che porteranno l’uomo a subire anche abusi sessuali da parte di un gruppetto di detenuti dediti allo stupro.
Dufresne comincerà col tempo ad isolarsi, collezionando minerali e passando il tempo scolpendo alcuni pezzi per una scacchiera, poi il direttore e le guardie si accorgeranno della sua abilità con i numeri e Dufresne, che nel frattempo ha conosciuto alcuni detenuti tra cui il veterano Red (Morgan Freeman), che è prossimo al rilascio dopo quasi mezzo secolo di detenzione, gli affideranno alcune pratiche burocratiche da sbrigare.
Le uscite DVD e Blu-ray di Aprile
Aprile dolce dormire, ma non è così per il mercato Home-video che anche questo mese sforna una valanga di novità e tanti riedizioni in blu-ray, per queste ultime tra i titoli più interessanti l’extendet cut de Il Codice Da Vinci, l’action Nico, esordio anni ’80 di Steven Seagal e la versione speciale di Twilght disponibile oltre che nel supporto next-generation anche nella classica versione DVD in una mega edizione ricca di extra e gadget.
Tra le novità più interessanti The mist, il sorprendente horror tratto da Stephen King, il romance con la fascinosa coppia Richard Gere/Diane Lane Come un uragano, e la riedizione in blu-ray e dvd del classico Disney Pinocchio che compie 70 anni. Per il cinema d’autore segnaliamo il controverso W.-Un presidente improbabile di Oliver Stone, La felicità porta fortuna di un sorprendente ed inedito Mike leigh e la seconda guerra mondiale raccontata dal grande regista Spike Lee con il suo Miracolo a Sant’Anna.
Recensione: The Mist
Bellissimo. Se iniziassi dicendo che The Mist è la trasposizione cinematografica di un racconto di Stephen King, precisamente appartenente alla raccolta Scheletri, metterei tutti in guardia.
Il motivo è presto detto: non sono poi così tante le versioni sulla celluloide, che siano riuscite a raggiungere anche lontanamente il trasporto creato dalla lettura attenta delle pagine stampate firmate dal grande maestro dell’horror.
The Mist si rivela un’eccezione. Ci troviamo di fronte a un horror di primissimo livello, che non deluderà nè gli appassionati di King, che, come me, hanno letto il racconto, nè coloro che si recano al cinema pregando e scongiurando nella speranza di non imbattersi in qualche ridicolaggine che ultimamente è di moda definire “film horror”.