Prende il via il Premio Massimo Troisi 2017 – Osservatorio Sulla Comicità, la cui Direzione Artistica è stata affidata a Paolo Caiazzo, attore comico e nativo di San Giorgio a Cremano: la diciassettesima edizione della manifestazione si sviluppa dal primo al 15 ottobre, con l’obiettivo di cercare nuovi talenti comici.
The Jackal
Host, The Jackal, The Fighter, Pressure – Incubo senza fine, stasera in tv
Si prospetta un giovedì sera interessante con quattro film in prima fascia da non perdere. I palinsesti propongono “Host”, “The Jackal”, “The Fighter” e “Pressure – Incubo senza fine”.
Basic instict 2, recensione
Tremate e ghignate uomini, è tornata Catherine Trammel, la scrittrice mangiauomini tutta sesso e rompighiaccio del pruriginoso thriller campione d’incassi di Paul Verhoeven Basic Instinct, pellicola anni ’90 ricordata solo per un accavallamento di gambe galeotto, sequenza sicuramente memorabile di un film alquanto scontato, prevedibile e sopravvalutato.
Dopo la scena finale con rompighiaccio dell’originale in cui il furbissimo detective erotomane Michael Douglas si lasciava legare dalla killer psicopatica lasciando lo spettatore crogiolarsi nel dubbio sulla sua fine, ecco che la Tramell torna a colpire in quel di Londra, stavolta alle calcagna ha uno zelante consulente di Scotland Yard, lo psicologo Michael Glass, che cercherà di incastrare la bella. furbissima e sempre presunta omicida.
Parliamoci chiaro già il primo film lasciava perplessi per dialoghi e confuso intreccio narrativo, scene pruriginose e incassi a parte il thriller di Verhoeven rimane un prodotto mediocre, anche se all’epoca la Stone lasciava decisamente il segno, mentre Douglas perennemente provocato dalla bella avversaria sfoggiava una performance da Razzie Awards.
The Jackal, recensione
Un pericoloso e inafferrabile killer senza volto, soprannominato lo sciacallo, viene ingaggiato dalla mafia russa per uccidere un’importante personalità del panorama governativo statunitense, fermare la missione del killer prezzolato non sarà impresa facile perchè l’uomo sa esattamente come nascondere le proprie tracce e rendersi invisibile.
Le autorità americane si mettono in moto per contrastare la minaccia, sul caso l’agente americano Carter Preston (Sidney Poitier) e l’agente russa Valentina Koslova (Diane Venora), il tempo stringe, gli indizi latitano e Preston suo malgrado si vedrà costretto a rivolgersi ad un ex-terrorista dell’IRA ora in carcere, Declan Joseph Mulqueen (Richard Gere), l’unico a conoscere il volto del famigerato sciacallo.
I rapporti tra Declan e Preston si faranno subito tesi, l’intolleranza verso l’ex-terrorista spinge l’agente a negare molte delle richieste di Declan, ma visto il poco tempo a disposizione i due saranno costretti a scendere a patti raccogliendo indizi, mentre lo sciacallo metterà in opera il suo piano preparandosi al giorno dell’attentato.
Richard Gere: la lunga strada del successo
Richard Gere nonostante una densa e fruttuosa carriera nel cinema non ha mai trascurato la sua vena più mistica e il suo impegno sociale, mettendoci come si dice la faccia, promuovendo in giro per il mondo la sua religione, Gere è buddista, e la causa tibetana, attraverso un impegno costante che dura ormai da anni, e che l’attore instancabile ad ogni occasione non manca mai di ricordare.
Richard Gere nasce a Phildelphia, città della Pennsylvania (USA) il 31 agosto 1949. secondo di cinque figli, madre casalinga e padre assicuratore, è studente brillante e promettente atleta. La carriera scolastica è piena di soddisfazioni e riconoscimenti, ma oltre alla scuola e allo sport il giovane Gere si farà notare anche per una predisposizione naturale per la musica che metterà in pratica imparando a suonare pianoforte, chitarra, basso, ma si distinguerà come ottimo trombettista.