10 scherzi e bufale cinematografiche made in Hollywood

Oggi per celebrare il 1° aprile vi vogliamo proporre 10 scherzi e bufale made in Hollywood confezionati ad arte, dati in pasto ai media e che grazie al passaparola hanno raggiunto la grande platea, sino ad assumere un mostruosa consistenza mediatica come accaduto con molte leggende metropolitane.

Per stilare la nostra classifica abbimo attinto sia dal passato con bufale all’insegna del complottistico che dal presente con alcuni recenti e piuttosto divertenti pesci d’aprile che grazie ad internet hanno assunto imbarazzanti proporzioni globali.

Subito dopo il salto trovate la nostra classifica. (fonte The Quietus/IGN)


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The Informant, recensione

locandina-italiana-per-the-informant-130376 []Il simpatico, sovrappeso ed occhialuto Mark Whitacre (Matt Damon) è un biochimico con velleità manageriali impiegato in una grande società agroalimentare, la Archer Daniel Midland, qui viene a sapere di un accordo fraudolento che lega tutte le società, compresa la sua, che producono un additivo estratto dal mais, in un cartello per il controllo dei prezzi su scala internazionale.

Così in breve tempo il grigio Whitacre diventerà una sorta di agente segreto al servizio dell’FBI all’interno della propria azienda, L’agente Brian Shephard (Scott Bakula) lo utilizzerà come fonte ed infiltrato per registrare tutte le transazioni e gli accordi illegali che la società sistematicamente mette in atto ignorando la legge.

Sin qui tutto bene, se non fosse che proprio quando il caso sembra ormai pronto per il tribunale, Whitacre si lascia prendere la mano e comincia ad esagerare, inquinando le sue informazioni afffidabili con una serie di bugie, che si rivelano sempre più dannose e incontrollabili, e ben presto tutto il lavoro svolto rischierà di finire in fumo.

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Recensione: Qualcosa di cui…sparlare

Grace (Giulia Roberts) vive in una bella e caratteristica cittadina del sud degli Stati Uniti, un figlio ed un bel marito, la vita scorre felice tra assemblee cittadine per organizzare feste e riunioni, impegni casalinghi e la passione per i cavalli trasmessagli dal padre Wyly (Robert Duvall).

Purtroppo la vita tanto perfetta della donna, raggiunta con forse troppa facilità, si infrange alla vista di un imprevisto e alquanto fortuito incontro galeotto tra suo marito Eddie (Dennis Quaid) e la sua amante, l’istinto iracondo di moglie tradita fa il resto e il fedigrafo consorte si ritrova fuori di casa, e a nulla valgono i tentativi di mediazione dei suoi genitori per una veloce e omertosa riappacificazione.

Solo sua sorella Emma (kyra Sedgwick) sembra darle appoggio, l’unica che è convinta che Eddie debba in qualche modo pagare la sua pena, lentamente e il più dolorosamente possibile.

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Richard Gere: la lunga strada del successo

Richard Gere nonostante una densa e fruttuosa carriera nel cinema non ha mai trascurato la sua vena più mistica e il suo impegno sociale, mettendoci come si dice la faccia, promuovendo in giro per il mondo la sua religione, Gere è  buddista, e la causa tibetana, attraverso un impegno costante che dura ormai da anni, e che l’attore instancabile ad ogni occasione non manca mai di ricordare.

Richard Gere nasce a Phildelphia, città della Pennsylvania (USA) il 31 agosto 1949. secondo di cinque figli, madre casalinga e padre assicuratore, è studente brillante e promettente atleta. La carriera scolastica è piena di soddisfazioni e riconoscimenti, ma oltre alla scuola e allo sport il giovane Gere si farà notare anche per una predisposizione naturale per la musica che metterà in pratica imparando a suonare pianoforte, chitarra, basso, ma si distinguerà come ottimo trombettista.

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