Tim Schechmeister studente fresco di specializzaione alla UCLA ha trascorso gli ultimi mesi a presentare a festival e rassegne varie il suo cortometraggio horror Viral scritto con il fratello Matt. Collider riporta che Schechmeister ha incontrato Stephen Susco (autore di The Grudge e del suo sequel) ad una masterclass di sceneggiatura la scorsa estate. Susco rimasto colpito dal lavoro del giovane filmaker ha pensato di mostrarlo a Grey Lee, produttore di The Grudge.
The grudge
Venezia 2011, Takashi Shimizu: trailer e poster di Tormented
Ieri al Festival di Venezia è stato presentato fuori concorso e in una speciale proiezione di mezzanotte Tormented aka Rabitto Horaa 3D, nuovo horror per il regista giapponese Takashi Shimizu creatore della fortunata saga Ju-on e regista del remake americano The Grudge. Dopo il salto vi proponiamo sinossi, un poster e due clip.
The Grudge, Sam Raimi produrrà un nuovo film
Cinema Blend ci informa che la Ghost House Pictures, casa di produzione del regista Sam Raimi, sta lavorando ad un ennesimo remake tratto dalla serie The Grudge basata sul fortunato franchise horror nipponico Ju-on creato dal regista Takashi Shimizu.
I corti J-Horror del regista di The Grudge
Oggi per lo spazio cortometraggi vi vogliamo proporre due clip tratte dal progetto Gakko no Kaidan G di Takashi Shimitzu, il regista di The grudge e Ju-on ripropone le tipiche atmosfere da J-Horror in due corti che si ricollegano proprio alla fortunata saga di Ju-on Rancore.
La longeva serie che ha da poco celebrato i dieci anni è composta da due direct-to-video made in Japan, due lungometraggi per il grande schermo prodotti sempre in Giappone, un remake americano e due sequel sempre statunitensi, a cui si aggiungono i due lungometraggi girati nel 2009 per celebrare in patria il decennale della saga e i due cortometraggi Katasumi e 444-444-4444 entrambi precedenti al debutto ufficiale della serie che fungono da vero e proprio prequel.
Venezia 2010 Venerdì 10: ieri premiato 20 sigarette, oggi Twyker, Dustin Hoffman e lo J-horror di Shimizu
Ultime battute per la sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia, oggi si assegnano alcuni premi collaterali, mentre già c’è un vincitore nella sezione Controcampo italiano, il documentario di Aureliano Amadei 20 sigarette è stato decretato vincitore con una menzione speciale all’attore Vinicio Marchioni.
Ieri quindici minuti di applausi per Et in terra pax, esordio nel lungometraggio di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini presentato nella sezione autonoma Giornate degli autori. L’alienante realtà della periferia romana attraverso le storie di tre ragazzi. il co-produttore della pellicola Gianluca Arcopinto polemizza con istituzioni e Rai per il mancato supporto, ma ne ha anche per i distributori:
BIFFF 2010, Bruxelles International Fantastic Film Festival
Imperdibile appuntamento per gli appassionati di cinema fantastico, thriller ed horror quello che si svolgerà dall’8 al 20 aprile in Belgio con la ventottesima edizione del Bruxelles lnternational Fantastic Film Festival, che come ogni anno, oltre ad una ricca programmazione, offre una serie di illustri ospiti d’onore che sono uno dei punti di forza della rassegna interamente dedicata al cinema di genere.
Quest’anno la lista degli invitati è davvero ghiotta, al festival interverranno il regista francese Luc Besson che presenterà in anteprima mondiale la sua ultima produzione, il kolossal fantasy tratto da una famosa serie di fumetti Les aventures extraordinaires d’Adèle Blanc-Sec, oltre a Besson ci saranno anche l’attore Lance Henriksen e il regista Harry Kumel, entrambi premiati con un riconoscimento speciale alla carriera, in occasione delle due premiazioni, proiettati l’atteso fantasy Solomon Kane di Michael J. Bassett, e il remake La città verrà distrutta all’alba di Breck Eisner, pellicola che vede in veste di executive George Romero regista dell’originale del 1973, che ha supervisionato ed approvato l’intera operazione.
Scary Movie 4, recensione
Si comincia con un incipit dedicato a Saw che vede il giocatore di basket Shaquille O’Neal e il dottor Phil risvegliarsi intorpiditi in un fatiscente bagno in balia dell’Enigmista versione Muppet.
Si prosegue con le storie di fantasmi giapponesi di The Grudge con Cindy Campbell (Anna Faris) che dopo aver assistito al suicidio del suo amico Tom, si da all’assistenza a domicilio occupandosi di una vecchina che convive con alcune inquietanti presenze, tra le quali un pallidissimo ragazzino.
Cindy nel frattempo conosce Tom Ryan (Craig Bierko) un vicino di casa divorziato pronto a trascorrere un week end con i due figli, ma la coppia si ritroverà a fronteggiare un’invasione aliena alla Guerra dei mondi capeggiata da giganteschi e letali tripodi alieni. Sarà il Casper con gli occhi a mandorla conosciuto da Cindy a confidargli che in un villaggio nelle vicinanze si trova il segreto per sconfiggere gli alieni.
Drag Me To Hell, colonna sonora
Oggi vi vogliamo segnalare una colonna sonora in anteprima, si tratta dello score di Drag Me To Hell, l’horror di Sam Raimi sarà nelle sale italiane il prossimo 11 settembre. Per il regista, noto per lo splatter-cult La casa e la trilogia blockbuster di Spiderman, è il ritorno al sovrannaturale dai tempi del thriller The Gift.
Raimi per le musiche stavolta si affida al veterano Christopher Young, il compositore sfoggia un lungo curriculum di score dedicati a pellicole horror tra queste, il cult Hellraiser, il remake The Grudge e il recente The uninvited.
The ring & Co.: storie di fantasmi orientali-Parte prima
Il cinema orientale ha nutrito negli ultimi anni la nostra fame di brividi, che il cinema americano con le sue ultime produzioni non riusciva a soddisfare pienamente. Tutta la sequela di nuovi autori orientali, in parte americanizzati quasi subito e riletti in decine di remake hanno fatto dell’horror orientale un vero e proprio caso cinematografico.
Prima di tutto stabiliamo alcuni punti fermi, l’horror orientale lavora sull’inconscio e sulle paure ataviche che ci portiamo dietro fin dall’infanzia, che lo stile usato sia coreano, cinese, giapponese o thailandese, comunque si limita il gore e si spinge l’acceleratore su una serie di input sensoriali e suggestioni che il regista sobilla negli spettatori utilizzando non l’effettaccio splatter classico od il sobbalzo dalla sedia tipico dei prodotti occidentali, ma inquietanti figure femminili dalle posture deformanti, effetti sonori ricercatissimi o ansiogeni silenzi, insomma inquietudini latenti che universalmente legano l’inconscio collettivo dell’uomo.