La New Line produrrà Category Six

Nonostante il mockumentary-horror a sfondo fantascientifico Apollo 18 non abbia fatto faville ai botteghini americani, gli studios stanno continuando a puntare sul filone found footage, una costola del genere mockumentary che parte dal presupposto di fittizi ritrovamenti di filmati che svelerann0 poi gli accadimenti che scopriremo su schermo,  proprio come accadeva in The Blair Witch Project e nel citato Apollo 18.

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The Blair Witch Project 3, aggiornamenti da Eduardo Sanchez

Sono passati 12 anni da quando i registi Eduardo Sánchez e Daniel Myrick segnarono una tappa storica per l’horror indipendente con il loro The Blair Witch Project. Movieweb riporta alcune dichiarazioni di Sánchez, attualmente impegnato a promuovere il suo film Lovely Molly, che ha rivelato che lui e Daniel Myrick hanno ancora intenzione di realizzare un The Blair Witch Project 3. Dopo il salto trovate  le dichiarazioni del regista.

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Che fine hanno fatto Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez di The Blair Witch Project?

Molti di voi ricorderanno il fenomeno The Blair Witch Project, il primo film low-budget  a sfruttare con risultati impressionanti il binomio mockumentary/Internet, da una parte raccontando un’ansiogena e furba leggenda metropolitana a tinte horror costruita a tavolino con l’intento di sobillare la fantasia degli spettatori meno scettici, senza dubbio in maniera meno sfacciata e discutibile di operazioni come Il quarto tipo e dall’altra creando attraverso l’utilizzo di internet un tam tam mediatico che trasformò il film in un vero fenomeno con un incasso record ai botteghini di oltre 240 milioni di dollari.

Sono trascorsi dodici anni dall’uscita nelle sale del film e oggi cerchiamo di scoprire cosa hanno fatto nel frattempo i due realizzatori di The Blair Witch Project, la coppia di filmakers Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez.

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10 scherzi e bufale cinematografiche made in Hollywood

Oggi per celebrare il 1° aprile vi vogliamo proporre 10 scherzi e bufale made in Hollywood confezionati ad arte, dati in pasto ai media e che grazie al passaparola hanno raggiunto la grande platea, sino ad assumere un mostruosa consistenza mediatica come accaduto con molte leggende metropolitane.

Per stilare la nostra classifica abbimo attinto sia dal passato con bufale all’insegna del complottistico che dal presente con alcuni recenti e piuttosto divertenti pesci d’aprile che grazie ad internet hanno assunto imbarazzanti proporzioni globali.

Subito dopo il salto trovate la nostra classifica. (fonte The Quietus/IGN)


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Troll Hunter, recensione in anteprima

In Norvegia un gruppo di studenti universitari, telecamera alla mano, decide di rintracciare ed intervistare Hans (Otto Jaspersen) un bracconiere che pare cacci orsi di frodo, una volta scovato l’uomo i ragazzi provano senza successo ad avvicinarlo e così decidono di attendere che si muova per la sua prossima battuta di caccia notturna per seguirlo di nascosto.

Quello che scopriranno è che Hans non caccia orsi bensì Troll, rendendosi conto che forse l’uomo racconta balle o li sta prendendo in giro, i ragazzi pur di realizzare il loro servizio decidono comunque di stare al gioco e seguono il cacciatore in un’incursione notturna all’interno di una foresta, dove scopriranno non solo che i Troll sono creature reali, ma che il  governo ne nasconde l’esistenza tenendoli confinati in una sorta di gigantesca riserva e che Hans ha deciso che è il momento che il mondo sappia della loro esistenza.

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Sundance Film Festival, 10 indipendenti “hollywoodiani”

Ha debuttato ieri l’edizione 2011 del Sundance Film Festival, una delle più importanti rassegne di cinema indipendente americano ed internazionale supportata dall’attore e regista Robert Redford sin dalla sua creazione nel 1978, per poi divenire proprio grazie al prestigio del suo mecenate hollywoodiano una vetrina internazionale dove transitano giovani esordienti e veterani del grande schermo, senza disdegnare divi del momento prestati al cinema indipendente.

Quindi in occasione della nuova edizione della rassegna statunitense che come sempre avrà un cartellone ricchissimo, quest’anno si parla di ben 118 pellicole proiettate, abbiamo stilato una particolare classifica che elenca 10 registi indipendenti che dopo aver transitato nel prestigioso festival, hanno scelto di varcare la soglia hollywoodiana per cimentarsi con budget importanti, sbancando i botteghini e intraprendendo una lucrosa e fortunata carriera nel cinema cosiddetto mainstream.

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A Christmas tale of horror, cortometraggio natalizio

In un bosco un losco indivduo si appresta ad aggredire e sequestrare una povera ed ignara vittima che si ritrova così caricata di peso su un furgone, per poi ritrovarsi in un freddo capanno degli attrezzi con il maniaco di turno armato di motosega pronto a fargli la festa nel senso più natalizio del termine.

Un incipit che ammicca allo stile mockumentary di The Blair Witch Project e successori, l’idea intrigante e davvero azzeccata di trasformare lo spettatore nella vittima con un inquadratura in soggettiva che contribuisce a nascondere molto bene l’intento finale del racconto, insomma tutto funziona egregiamente in una manciata di secondi davvero efficaci e ben girati.

Dopo il salto trovate una clip con il cortometraggio.

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L’ultimo esorcismo, recensione

Il reverendo Cotton Marcus (Patrick Fabian) e suo padre hanno per anni affrontato casi di disturbi psichici a colpi di Sacre scritture e crocefisso, allestendo di volta in volta un bel teatrino capace di ingannare gli ignari posseduti di turno, suggestionabili  a tal punto da liberarsi spesso del disturbo riempiendo di volta in volta le tasche della coppia di religiosi.

Marcus che ha ereditato il pulpito da suo padre ha, subentrandogli modernizzato l’allestimento dei vari spettacoli con qualche effetto speciale hi-tech e trucchi da illusionista, continuando imperterrito a praticare per anni i suoi pseudo-esorcismi con la scusa di aiutare persone disturbate a trovare un equilibrio.

Dopo aver letto su un quotidiano di un esorcismo finto in tragedia che ha visto morire soffocato un ragazzino dell’età del figlio, Marcus non solo deciderà di abbandonare la sua attività, ma accetterà un ultimo lavoro che lo porterà in una sperduta fattoria della Louisiana che sembra ospitare una giovane posseduta (Ashley Bell), con l’intenzione troupe televisiva al seguito di svelare la vera natura della sua attività di esorcista da televendita.

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Cannes 2010 cortometraggio, Mama Said

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Per l’intera durata del Festival di Cannes dedicheremo lo spazio cortometraggi alle opere selezionate per il concorso della prestigiosa kermesse francese, e cominciamo subito con il corto Mama Said del pluripremiato filmaker americano Mike Costanza.

Costanza che ha all’attivo l’acclamato horror indipendente del 2006 The Collingwood Story, ad oggi considerato il miglior horror low-budget mai realizzato dopo The Blair Witch Project e la soap-horror Dante’s Cove, con il corto Mama Said dopo un passaggio per il Sundance Film Festival approda in concorso nella prestigiosa Selezione ufficiale di Cannes 2010.

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B-cult, Session 9

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Oggi per i B-cult vi segnaliamo Session 9 un piccolo gioello di tensione che riesce a disturbare ed inquietare grazie ad una location ben sfruttata, un cast credibile ed un messinscena quasi ipnotica, capace di schivare i brividi a buon mercato e puntare in alto.

La trama ci racconta di un gruppo di operai di una ditta in difficoltà che accetta un imponente appalto sotto costo, per risollevare la grave crisi in cui versa. Bonificare dall’amianto in tempi proibitivi, e con una squadra di operai ridotta all’osso un enorme ex-manicomio abbandonato. La loro prolungata permanenza nell’inquietante struttura sortirà effetti davvero inaspettati.

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Paranormal Activity, il fenomeno

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Eccoci pronti a curiosare in uno dei fenomeni della stagione cinematografica americana, Paranormal Activity film dal budget imbarazzante, ma dalle potenzialità infinite, almeno a detta di Steven Spielberg che intuendo le capacità dell’esordiente Oren Peli ha già opzionato il regista per la sua Dreamworks.

Incassi stratosferici, code impressionanti di fronte ai cinema, tam tam sul web e singole proiezioni notturne hanno creato curiosità, permettendo a questo minuscolo film costato 15.000 dollari di ripetere l’exploit del famigerato The Blair Witch Project, mockumentary horror un tantinello sopravvalutato che ha fatto sfracelli al botteghino, 250 milioni di dollari di incasso a fronte di un investimento di soli 60.000 dollari.

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Indie e low-budget: come girare un film con meno di un milione di dollari

Girare un film indipendente è cosa notoriamente difficile e sacrificante, sia da parte del cast che è sicuro che i soldi saranno pochini, ma crede fortemente nel regista e nel progetto, sia per lo stesso regista che solitamente è anche produttore e deve ingegnarsi sia per trovare fondi, sia per mantenere i costi sotto un tetto che nella maggior parte dei casi ha del miracoloso. Ecco alcuni esempi di film low-budget girati con meno di un milione di dollari, che a prima vista può sembrare una cifra spropositata ma nell’ambito della realizzazione e produzione di una pellicola è cifra veramente irrisoria.

Un ottimo esempio di successo a bassissimo costo è la commedia Clerks- commessi, pensate che il costo di questa produzione è veramente da record, 27.000$, anche se paragonato  a comedy low-budget come Swingers (250,000$) o Napoleon Dynamite (400,000$), Clerks oltre ad essere costato molto meno e ad incassare forte si è anche guadagnato il credito per un sequel, insomma un vero miracolo di creatività ed ingegno.

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George Clooney, Spike Lee, John Carpenter, Benicio Del Toro, Mickey Rourke, Dev Petel: novità

Arrivano tante novità dal mondo del cinema (ma ormai seguendoci tutti i giorni, l’avete già capito leggendo il titolo). Cominciamo subito: la casa di produzione cinematografica fondata da George Clooney ha scritturato Aaron Sorkin per stendere il copione di The Challenge, il dramma processuale, che dovrebbe essere diretto e interpretato dallo stesso Clooney. Il film racconta la storia di un avvocato della Marina, che nel 2004, insieme al professore di legge Neal Katyal, cercò di far avere un processo equo all’autista di Osama Bin Laden, Salim Hamdan, detenuto a Guantanamo, tanto da citare in giudizio per violazione della Costitutizione il Presidente degli Stati Uniti.

Capitolo registi: Dean Parisot sarà il regista del remake di Colpo Secco, il dramma sportivo, interpretato nell’originale da Paul Newman; Spike Lee potrebbe dirigere il film tratto dal libro Now the Hell Will Start, che racconta la storia di un soldato afroamericano di nome Herman Perry, che durante la seconda guerra mondiale fuggì nella giungla e si unì alle popolazioni native.

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