Taxi Driver compie 40 anni: le scene più belle

Taxi Driver compie quarant’anni anni. I tempi cambiano, il valore di alcune pellicole rimane. Anzi, cresce a dismisura. Soprattutto se, con un pizzico di nostalgia da parte di chi scrive, viene paragonato alle pellicole odierne non sempre all’altezza di eguagliare alcuni capolavori della settima arte.

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Rocky, recensione

Rocky Balboa (Sylvester Stallone) è un pugile di mezza tacca che sbarca il lunario recuperando crediti per uno strozzino locale e partecipando ad alcuni incontri per dilettanti in quel di Philadelphia, allenandosi nella palestra del burbero ex-pugile Mickey Goldmill (Burgess Meredith) che un bel giorno lo scarica cacciandolo dalla palestra e dandogli del perdente.

Rocky però non molla, sente che la boxe è la sua ragione di vita come sa che presto lo diventerà anche una timidissima ragazza di nome Adriana (Talia Shire) di cui è innamorato e che lavora in un negozio di animali del quartiere.

Adriana è la sorella di Paulie (Burt Young) un amico che frequenta lo stesso bar di Rocky, Paulie tampina Rocky affinchè gli rimedi un lavoro come esattore così che possa abbandonare il magazzino di carni dove è impiegato, questo spingerà Paulie a far uscire quasi con la forza la sorella con Rocky e così tra i due nascerà l’amore.

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B-cult, Scanners

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Oggi per i B-cult torniamo ad occuparci del regista David Cronenberg e di uno dei suoi film meno apprezzati dalla critica dell’epoca, parliamo del 1981, ma tappa indispensabile per intraprendere il percorso che porterà a capolavori come Videodrome e a tutta la tematica della mutazione che verrà esplorata nei successivi La mosca, Crash ed eXistenZ.

Stiamo parlando Scanners, film che miscela con efficacia horror, fantascienza e thriller raccontandoci di una multinazionale farmaceutica e di un farmaco sperimentale che somministrato a donne in stato di gravidanza crea una generazione di telepati dai devastanti poteri telecinetici, soprannominati Scanners.

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Festival di Cannes: 10 cult da Palma d’oro

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Post dedicato alle classifiche particoleri e visto che ieri è stata inaugurata la sessantatreesima edizione del Festival di Cannes con tanto di anteprima made in Hollywood, il Robin Hood di Ridley Scott, sontuoso red carpet e una giuria internazionale di grandi nomi che vede come presidente il regista Tim Burton, noi vi proponiamo un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire dieci pellicole cult che hanno visitato e vinto la prestigiosa rassegna francese.

Per dovere di completezza vi segnaliamo che per stilare la nostra classifica abbiamo preso in considerazione i film premiati che vanno dal 1975 sino alla scorsa edizione e naturalmente solo ed esclusivamente quelle pellicole che si sono aggiudicate l’ambita Palma d’oro.

Dopo il salto la nostra personale top 10, naturalmente ogni commento e segnalazione come sempre sono molto graditi.

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Shutter Island, recensione

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1954, la misteriosa scomparsa di una paziente da un manicomio criminale situato su di un’isola, porterà gli agenti federali Teddy Daniels (Leonardo DiCaprio)  e Chuck Aule (Mark Ruffalo) a condurre indagini nell’inquietante e isolata location.

Giunti sull’isola le cose si complicheranno non poco per la coppia di federali a causa di un uragano che investira l’isola isolandoli dal resto del mondo, una serie di strani sogni e allucinazioni che hanno per protagonista la defunta consorte di Daniels, e la sospetta reticenza del personale medico della struttura, che sembra voler sviare ed intralciare qualsiasi iniziativa presa della coppia di agenti.

Scorsese torna dietro la macchina da presa a quattro anni di distanza dal thriller poliziesco The Departed, e lo fa trasponendo su grande schermo  il romanzo di Dennis Lehane L’isola della paura, un cupo thriller psicologico che il regista adatta non senza qualche difficoltà.

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Robert De Niro, figlio del Bronx, ritorna sul grande schermo

Tra i più grandi artisti cinematografici di sempre, Robert De Niro, che rivedremo sul grande schermo a partire da venerdì 26 settembre con Sfida senza regole, diretto da Jon Avnet, torna a recitare a distanza di dodici anni da Heat – La sfida, con Al Pacino, interpretando due poliziotti diversi l’uno dall’altro, costretti a collaborare per catture un efferato serial killer.

Nato il 17 agosto 1943 a New York da una famiglia di artisti. La madre, Virginia Admiral, era una rinomata pittrice mentre il padre, Robert Senior, figlio di un americano e di una irlandese immigrati negli Stati Uniti, oltre che scultore e poeta, era anch’egli un valente pittore.

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