E’ fisiologico che dopo le cifre sfornate dal kolossal Avatar ci fosse subito una certa pressione da parte dei produttori della pellicola nel voler realizzare un sequel che cavalchi l’onda del successo planetario della creatura di James Cameron, dopotutto si sono snocciolate cifre da guinness, che vanno dagli attuali 2.05 miliardi dollari d’incasso globale, sino alle ben nove nomination agli Oscar conquistate, tra cui quelle per il miglior film e la miglior regia.
Cameron però non è un regista che si lascia trascinare in frettolose operazioni che si potrebbero rivelare controproducenti e che, aggiungiamo noi, potrebbero inficiare il gran lavoro svolto sinora, nonchè la caratteristica del film di rappresentare visivamente uno spartiacque nel genere fantascientifico, e naturalmente parliamo dell’incredibile livello tecnologico, come lo sono stati per diversi motivi e in diversi momenti i cult Star Wars, Matrix e Il signore degli anelli.