I film di fantascienza con più errori “scientifici”

Che i film di fantascienza avessero una forte connotazione fantastica e non applicassero le leggi della fisica nei loro copioni non è di certo una novità, anche perchè il prefisso fanta lascia agli sceneggiatori, fortunatamente per noi spettatori, una certa libertà creativa che ha permesso al teletrasporto di Star Trek piuttosto che al salto nell’iperspazio della space-opera Star Wars di Lucas di avere un meritato posto d’onore tra i senza dubbio più attendibili e scientifici contenuti di 2001: Odissea nello spazio e Apollo 13.

Quindi se si elencassero gli errori di ogni singolo film di fantascienza sfornato dagli ingenui anni ’50 ad oggi si rischierebbe un’overdose di sviste, di contro il sito IO9 specializzato in fantascienza ed effetti speciali ha pensato di raccogliere in una tabella, che tanto sarebbe piaciuta allo Sheldon Cooper della sit-com The Big bang Theory, tutti gli errori più comuni che si riscontrano di norma in una pellicola di fantascienza.

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2001 odissea nello spazio, ritrovati 17 minuti inediti del capolavoro di Kubrick

Dal sito Slashfilm.com ci giunge notizia di un prezioso ritrovamento che in prossimità del Natale assume la forma di un vero e proprio regalo per tutti i cultori di fantascienza che sono cresciuti con il capolavoro di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio, uno dei punti di riferimento della moderna fantascienza in celluloide.

La Warner Bros ha ritrovato in un magazzino 17 minuti inediti di girato che Kubrick aveva tagliato in fase di montaggio, la notizia è partita dall’esperto di effetti speciali Douglas Trumbull che insieme a David Larson stava lavorando al documentario, momentaneamente congelato, 2001 Beyond the Infinite: The Making of a Masterpiece.

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Aquaend, cortometraggio

Oggi per lo spazio cortometraggi torniamo ad occuparci di Luigi Bonizzato e della sua Assorted Visions di cui avevamo giù recensito l’intrigante Resta sveglio, che anche stavolta con Aquaend propone il tema ricorrente della fantascienza rivisitata attrverso atmosfere oniriche, con dialoghi limitati all’indispensabile e una cura per la messinscena davvero sorprendente.

In Aquaend siamo nel 2070, il pianeta Terra è sull’orlo del collasso e seguiamo le vicissitudini di un viaggiatore spaziale selezionato per una ricognizione su un pianeta simile alla Terra, in cui il genere umano potrà forse salvarsi dall’estinzione.

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DVD e Blu-ray da collezione, 10 Monster Box da regalo

Natale si avvicina e visto che molte volte non si sa cosa regalare e si finisce per fare il consueto regalo dell’ultimo momento, oggi giochiamo d’anticipo proponendovi 10 monster box da collezione che potrebbero diventare l’occasione per fare la felicità di molti cultori di cinema o perchè no arricchire la vostra collezione di pezzi unici dedicati al grande schermo.

Dopo il salto trovate la nostra lista dei desideri con tanto di immagini e vi ricordiamo per la reperibilità ed ulteriori info sulle edizioni speciali elencate, lo spazio commenti è a vostra disposizione.

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10 Leoni d’oro alla carriera: i registi

Oggi in previsione del debutto il prossimo 1° settembre della sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia, che anche quest’anno presenta un cartellone davvero sontuoso e il solito parterre di prestigiosi ospiti, vi proponiamo una top ten di Leoni d’oro alla carriera, una serie di riconoscimenti che per importanza e prestigio vanno di pari passo con l’ambito Leone d’oro al miglior film.

Oltre 60 i riconoscimenti assegnati in quasi quarant’anni, dopo la scelta di omaggiare per meriti artistici grandi nome dello spettacolo con retrospettive, per un paio di anni (1969-1970) si è passato a degli omaggi per poi assegnare ufficialmente il primo Leone d’oro alla carriera nel 1971 con un trio di premiati che comprendeva John Ford, Ingmar Bergman e Marcel Carnè.

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A.I. Intelligenza Artificiale, recensione

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In un futuro in cui i robot hanno raggiunto in tutto e per tutto sembianze umane, si sta per compiere un’ullteriore passo in avanti che porterebbe i Mechas, cosi vengono chiamati gli androidi di ultima generazione, a provare emozioni.

Come spesso accade il raggiungimento di tale obiettivo richiederà una serie di test, uno di questi è il piccolo mecha David (Haley Joel Osment), che fungerà secondo la società Cybertronics da apripista per tutta una nuova linea di androidi-bambino che aiuteranno coppie senza figli o che ne hanno perso uno, come nel caso di Monica ed Henry Swinton (Frances O’Connor/Willliam Hurt) che hanno un figlio sospeso in ibernazione a causa di una malattia incurabile.

David verrà consegnato alla coppia con un unico avvertimento, prima di procedere all’inprinting, un procedura irreversibile che legherà indissolubilmente David a loro dovranno rifletterci molto attentamente, perchè se mai dovessero cambiare idea David dovrà essere distrutto. La coppia troverà con il tempo conforto nel piccolo mecha e deciderà di effettuare la procedura, purtroppo quello che nessuno si aspetta è che il figlio dei due venga curato e si prepari a tornare a casa.

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10 best seller da cinema

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Quest’oggi classifica particolare dedicata alle 10 migliori trasposizioni da best seller, argomento spinoso visto che in casi rarissimi la versione in celluloide ha rispettato in pieno intenti e contenuti della controparte cartacea, portando sullo schermo l’essenza delle pagine e il pensiero dell’autore.

Accade invece spesso che si travalichi la pagina scritta e si filtri di volta in volta con l’occhio e la sensibilità del cineasta di turno la tematica, le influenze e le suggestioni e sullo schermo si scopra un’altra prospettiva del libro o del racconto affrontato, per molti versi distante dall’originale, ma non per questo meno accattivante o riuscita.

Dopo il salto la nostra top ten con le trasposizioni più riuscite. Buon proseguimento.

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Il regista più grande del novecento è Stanley Kubrick?!

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Quale è stato il più grande regista del ‘900? A provare a dare una risposta alla domanda ci ha pensato il mensile Focus Storia che ha rivolto il quesito ai suoi lettori sul proprio sito web.

Ebbene: secondo il 26% di coloro che hanno risposto il migliore regista del secolo scorso è stato Stanley Kubrick. Il cineasta, che ha creato capolavori come 2001 Odissea nello spazio, ha battuto Steven Spielberg, secondo con il 18% di preferenze e Charlie Chaplin, terzo con il 9%.

Appena giù dal podio troviamo il primo regista italiano, Sergio Leone, quarto con il 7%, che batte altri mostri sacri del cinema, non che lui ne sia da meno, come Quentin Tarantino, Francis Ford Coppola e Alfred Hitchcock tutti fermi al 5%.

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Eyes Wide Shut, recensione

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Una bella coppia di benestanti newyorchesi, lei Alice (Nicole Kidman) splendida ex-gallerista e madre di un bambina di sette anni, lui Bill (Tom Cruise) fascinoso ed affermato medico, entrambi vivono negli agi e nel lusso. Tutto sembra idilliaco s non fosse per una certa inquietudine strisciante che lentamente si fa strada nella loro relazione, un sorta di microscopica, ma inarrestabile incrinatura la cui genesi  è da ricercarsi in una estemporanea confessione di Alice, riguardo un suo tradimento sfiorato e fortemente desiderato, e a detta della donna mai consumato, se non solo nelle sue fantasie.

La confessione della moglie sortirà uno strano effetto su Bill, una fisiologica gelosia molto ben mascherata, anche se l’immagine ricorrente della moglie in intimità con lo sconosciuto per il quale avrebbe sacrificato, non solo il suo matrimonio, ma anche il suo essere madre, diventerà per Bill un’ossessione.

Poi l’incontro casuale con un suo vecchio compagno di college diventato musicista, e tutta una serie di coincidenze che lo porteranno a partecipare, non invitato, ad un’orgiastica riunione dagli echi massonici, che alzerà il velo su un mondo sotterraneo ed elitario, in cui una sorta di setta utilizza sesso e depravazione come fonte di affermazione di potere e status, ma la curiosità di Bill rischierà di costargli davvero cara.

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Stephen King al cinema, il meglio dei thriller/horror

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Oggi ci occupiamo dello scrittore Stephen King un vero punto di riferimento per molti appassionati di cinema horror, King dal 1976 ad oggi ha collezionato un’impressionante serie di trasposizioni dalle sue opere che vanno da lungometraggi per il grande schermo, sino alle serie e miniserie televisive, queste ultime in molti casi unico modo per riuscire a comprimere la mole delle opere partorite dalla mente del prolifico autore americano.

Dopo il salto alcuni dei migliori adattamenti tratti da romanzi e racconti brevi dell’autore, due piccole percisazioni, ci siamo limitati alle opere horror e thriller della vasta filmografia a disposizione, e abbiamo escluso dalla lista quei film che pur dignitosi resstno una spanna sotto le pellicole elencate vedi Cimitero vivente, IT o 1408, pellicole che abbiamo comunque voluto omaggiare nei video in coda al post.

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Recensione: Arancia meccanica

Alex (Malcolm McDowell) è il capo di una banda di teppisti, i Drughi che amano aggirarsi nottetempo, mascherati e sotto l’effetto di droghe, in cerca di vittime da picchiare, torturare e rapinare.

Alex vive con i genitori, è un ragazzo all’apparenza tranquillo ed educato, ma un ispettore giudiziario minorile non è convinto della purezza angelica del luciferino ragazzo e ne segue attentamente le mosse in atesa di un passo falso.

Le scorribande notturne continuano, e tra violenze carnali al suono di musica classica, puntate al Korova Milk Bar per cocktail a base di latte e Mescalina, Alex fa il salto e commette un omicidio, a farne le spese una ricca collezionista d’arte, il suo tentativo di fuga risulta inutile ed il ragazzo viene arrestato e rinchiuso in carcere.

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Warner Bros.: quando l’intrattenimento è storia

la Warner Bros Pictures Entertainment Inc. che ha sede in California viene fondata nel 1923 dai quattro fratelli Warner, veri pionieri del cinema sonoro, che nel 1926, dopo aver consolidato la loro forza distributiva con l’acquisto di un’imponente catena di cinema, investono nell’avveniristico sistema Vitaphone che sincronizza immagini e tracce audio durante le proiezioni.

Lo stesso anno l’esordio produttivo con l’ausilio del nuovo sistema sonoro, Don Giovanni e Lucrezia Borgia, seguito nel 1927 da Il cantante jazz, il Vitaphone è una grande innovazione che permette alla società di guadagnarsi uno speciale Oscar tecnico.

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La Berlinale: qualche anticipazione

Un omaggio al monumentale, ecco quello che si prospetta essere la prossima edizione della Berlinale, quella del 2009. Al momento non c’è un programma ufficiale, che verrà rilasciato a dicembre. Possiamo tuttavia gustarci una serie nutrita di anticipazioni, che ci aiutano a capire la portata di ciò che ci aspetta.

Odore di colossi, odore di retrospettiva. I film che hanno fatto leggenda sono re-immortalati nei loro 70mm al Festival di Berlino; quasi inutile dirlo, vietato parlare di “genere”: tutte le categorie principali verranno prese in considerazione, i quattro angoli dell’Uninverso del cinema verranno toccati

Il nome della retrospettiva sarà Bigger than Life . In tutto saranno 22 film tra quelli americani, quelli sovietici e quelli europei, e, viste le premesse, sembra proprio che ne vedremo delle belle, anzi, di belli.

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La guerra dei Douglas: una vita tra sesso e avventura

L’impronta del destino, quel marchio invisibile presente in ognuno di noi, protagonisti inconsci di un disegno preordinato, vittime e allo stesso tempo carnefici sul palcoscenico esistenziale. Kirk Douglas, ci appare così: nelle vesti di un entità il cui viaggio sul pubblico viale delle celebrità ubbidisce ha un preciso disegno già pronto, un percorso costellato di avventura e successo, quel sorriso guascone e l’aspetto da adorabile canaglia che tanta fortuna gli avrebbe portato nei successivi 91 anni (che Dio lo benedica!) di vita.

Forse non tutti sanno che Douglas ha un origine bielorussa, radici scomode per uno come lui nato negli Stati Uniti, dal nome che è tutto un programma Issur Danielovitch Demsky. Il nostro ereoe non si perde d’animo affronta a testa bassa, come è nelle sua natura, il mondo dello spettacolo e sfodera un nome d’arte che lo avrebbe portato lontano Kirk Douglas appunto, a metà tra un personaggio dei fumetti e il protagonista di un film di spionaggio.

Il viso dicevamo, l’inconfondibile fossetta sul mento motivo di ispirazione e ammirazione per il pubblico, in particolare femminile, che tuttora ce lo riporta alla mente in parti memorabili come il colonnello Dax avvocato parigino di Orizzonti di Gloria con la regia del grande Stanley Kubrick, protagonista in Spartacus o in celebri film del’epopea western come Sfida all’O.K. Corral che lo vede interprete nel ruolo di Doc Holliday.

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