La tredicenne Jasira (Summer Bishil) sta affrontando il periodo più difficoltoso ed emotivamente impervio della sua vita, il periodo che si frappone tra il suo attuale bisogno fisiologico di sentirsi donna pur non avendone la maturità emotiva, e il diventarlo con tutte le contraddizioni ed emozioni che rendono il passaggio, se non supportati psicologicamente da figure familiari stabili e disponibili, psicologicamente rischioso. Mettiamoci anche che la ragazza è di origini medioorientali e vive in un paese pieno di contraddizioni come gli Stati Uniti in pieno conflitto iracheno e le cose per Jasira si fanno decisamente più complicate.
L’instabile madre di Jasira è un irlandese che vive con lei a Syracuse nello stato di New York, che scoperto un’ambiguo rapporto tra sua figlia e il suo nuovo compagno, spaventata, la spedisce in Texas dal padre di origine libanese, un padre-padrone di vecchio stampo, tradizionalista ad oltranza e che non disdegna all’occorrenza qualche ceffone intimidatorio, sperando che lui possa in qualche modo controllare la deriva della ragazza.
Purtroppo per Jasira le cose si complicano ulteriormente, il desiderio di nuove scoperte aumenta, un corpo che non sa pienamente gestire, adulti decisamente pericolosi ed ambigui che sanno invece come gestire lei e all’occorrenza circuirla a loro piacimento, come fa l’ambiguo Mr.Vuoso (Aaron Eckhart), un riservista per cui Jasira lavora come babysitter.