I bruttissimi, Italian Fast Food

Oggi per I bruttissimi ripeschiamo Italian Fast Food, un vero scult d’annata datato 1986 che vede i comici di punta dello show firmato da Giancarlo Nicotra e Beppe Recchia Drive in esibirsi in un pasticcio nazional-popolare che mette in atto una delle prime invasioni di campo della tv sul grande schermo,  mostrando già la debolezza e l’inadeguatezza di operazioni del genere.

Quello che fa il regista televisivo Lodovico Gasparini è mettere su alla bell’e meglio un canovaccio che possa permettere ad Enzo Braschi (Il paninaro), Sergio Vastano (il bocconiano calabrese), Carlo Pistarino e il trio di comici napoletani Trettrè di riproporre i loro tormentoni televisivi cercando di dargli un contesto giovanilistico citando nel titolo l’allora modaiolo fast-food richiamando lo stile scenografico tipico della trasmissione Drive in.

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I bruttissimi, Ragazzi della notte

la-locandina-di-ragazzi-della-notte-86670 (300 x 417)Oggi per i film da dimenticare o se preferite da evitare, vi segnaliamo l’ennesima prova dietro la macchina da presa dell’attore Jerry Calà, ex-ragazzo del Pony Express che recentemente ci ha piacevolmente sorpreso con il sequel Torno a vivere da solo, dopo la commediola gossippara Vita Smeralda e uno dei nostri Bruttissimi doc, il tremebondo Chicken Park, parodia a base di polli giganti preistorici (!!) del blockbuster  di Spielberg Jurassic Park, la cui visione regala i medesimi effetti collaterali di un dopo-sbornia.

Il film di cui ci occupiamo oggi è Ragazzi della notte, via di mezzo tra un mockumentary all’amatriciana, un servizio di Lucignolo e un film di Moccia, in cui Calà nei panni di se stesso racconta, attraverso lo sguardo di una fittizia troupe televisiva, le scorribande all’insegna della trasgressione da sabato sera di un gruppo di ragazzi.

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B-cult: Al bar dello sport

Al bar dello sport insieme a Vieni avanti cretino e allo spassoso L’allenatore nel pallone ben rappresentano il buono della commedia all’italiana anni ’80 e sono sicuramente la summa del miglior Banfi che in questo film in particolare racconta il sogno all’italiana fatto di vincite miliardarie al Totocalcio e di accoglienti e rassicuranti Bar dello sport.

Banfi è Lino, uno squattrinato immigrato trasferitosi al nord in casa della sorella e del cognato, vessato quotidianamente da entrambi, sbarca il lunario con assurdi lavoretti, passa le serate nel suo bar preferito e continua a fuggire da maneschi debitori che sogna di pagare con immaginarie vincite al Totocalcio.

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