I bruttissimi, Shark: rosso nell’oceano

imdirect.phpOggi ci occupiamo di uno trashone d’annata datato 1984, trattasi di Shark: rosso nell’oceano di John Old Jr. alias Lamberto Bava, il regista si cela dietro un nome d’arte per sfornare una brutta copia de Lo squalo, senza però un minimo di effetti speciali, un mostro degno di questo nome e un copione minimamente decente.

La trama è quella classica da B-movie, anche se stavolta la B sta per bruttissimo, un gigantesco e zannuto antenato dell’odierno squalo con l’optional dei tentacoli si aggira in mare aperto divorando bagnanti  e pescatori, un terzetto di esperti gli darà al caccia scoprendo che si tratta di un esperimento genetico finito male.

Molte volte abbiamo appurato che ad una trama scontata non sempre ne segue un film pessimo, è il complesso e fantastico mondo dei cosiddetti film di serie B, ma stavolta abbiamo l’eccezione che fa la regola e a una trama scontata segue un film noioso e prevedibile.

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I bruttissimi: Zombie Holocaust

f050926166ab813dc533fbd0aed4387fUn bel pastrocchio questo Zombie Holocaust di Marino Girolami che si ispira, ed usiamo un eufemismo, al filone cannibal di Deodato e a quello zombie di Fulci, rubacchiando a destra e a manca per confenzionare un maldestro horror low-budget veramente scadente.

Il regista Marino Girolami alias Frank Martin alias Franco Martinelli (Sesso profondo, Italia a mano armata) e lo sceneggiatore Romano Scandariato (La morte ha sorriso all’assassino), danno fondo a tutta la filmografia horror italiana dell’epoca riuscendo a saccheggiare anche l’insaccheggiabile come i lavori di Sergio Martino a loro volta inguardabili e disastrose imitazioni.

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