Centoautori chiede le dimissioni del ministro Bondi

Centoautori, associazione cinematografica che raduna quattrocento tra registi e sceneggiatori, presieduta da Stefano Rulli, chiede le dimissioni del ministro della cultura Sandro Bondi. Nel comunicato si legge (fonte La Repubblica):

Nelle ore in cui il Consiglio dei ministri decide le sorti del tax credit e tax shelter, non possiamo fare a meno di rilevare ancora una volta l’inadeguatezza e la contraddittorietà del comportamento del ministro Bondi nel tutelare le prerogative di un settore strategico come il cinema. Dopo aver per mesi aggredito il cinema italiano – e dopo aver nonostante questo garantito il rinnovo del finanziamento del tax credit e del tax shelter – nel momento in cui è stato clamorosamente smentito dal suo governo (“Ha garantito il rinnovo delle forme di finanziamento ed è stato smentito da Tremonti” spiega Rulli), il ministro si è visto costretto a pietire l’appoggio di quelle categorie con le quali aveva sempre rifiutato di confrontarsi … Ci vediamo confermati nella convinzione che il ministro non sia persona all’altezza del suo incarico e ribadiamo la nostra richiesta di dimissioni, invitando il Parlamento a presentare una mozione di sfiducia personale.

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Al cinema arriva anche il divieto ai 10 anni


E’ di queste iultime ore la notizia di una nuova proposta di legge che si aggiunge al giro di vite dato dal Governo ai finanziamenti statali concernenti il settore cinematografico che dal 2011 non riguarderanno più registi affermati, ma saranno limitati a cortometraggi, opere prime e seconde, sceneggiature originali e documentari.

Il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi promotore di molti disegni legge al riguardo, ne ha inserito un ulteriore che aggiungerebbe agli attuali divieti ai minori di 14 e 18 anni concernenti il nulla osta per al visione dei film anche il divieto ai minori di 10 anni, ampliando così di fatto i parametri della vecchia legge sulla censura del 62′.

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Cannes 2010: il Ministro Bondi non ci va in dissenso con presentazione Draquila. Tutte le reazioni

Draquila

Il Ministro della cultura Bondi ha annunciato in una nota che non andrà al Festival di Cannes in dissenso con la presentazione di Draquila L’Italia che trema di Sabina Guzzanti, documentario che ritiene offensivo del popolo italiano (fonte Ansa):

Il ministro della cultura ha declinato l’invito a partecipare al festival, esprimendo rincrescimento e sconcerto per la partecipazione di una pellicola di propaganda, che offende la verità e l’intero popolo italiano.

Il timore che la pellicola potesse non rendere onore all’Italia era stato espresso anche da Guido Bertolaso cinque giorni fa:

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Sandro Bondi cambierà criteri per fondi del cinema

Sandro Bondi

Sandro Bondi torna a parlare di cambi da apportare all’economia del cinema italiano, argomento tanto trattato nel 2009 tra FUS e sgravi fiscali (su tutti la diatriba su Natale a Bevery Hills come film di interesse culturale): il ministro della cultura riguardo alle questioni legate alla gestione dell’Ente Cinema dice (fonte Ansa):

Rivedrò a termine tutti i criteri dei sistemi di finanziamento al cinema, perché finora sono stati molto poco trasparenti e hanno dato adito a finanziamenti non giustificati sul piano anche dei prodotti culturali.

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Sandro Bondi chiude i rubinetti al cinema: finanziamenti solo ad opere prime e seconde

Sandro Bondi

Il ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi ha fatto sapere che i soldi per il cinema serviranno solo a finanziare le opere prime e seconde, mentre gli altri registi dovranno trovare i soldi per conto loro, ma saranno aiutati pagando meno tasse.

Sandro Bondi assicura di non voler uccidere il cinema e spiega (fonte Ansa):

Non si darà più un milione e mezzo di euro a una pellicola che ne incassa 50 mila, ed è inutile finanziare registi che sono al quarto o quinto o decimo lungometraggio.

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Michele Placido denuncia il ministro Brunetta. Solidarietà al collega da Sandro Bondi

Michele Placido

C’è una polemica che tiene banco in questi giorni, quella tra il Ministro della pubblica amministrazione e dell’Innovazione Renato Brunetta e il regista Michele Placido. Il ministro Brunetta durante un intervento alla scuola di formazione del Pdl a Gubbio prima ha attaccato parte del cinema italiano, sostenendo l’idea del Ministro della cultura Bondi di tagliare i Fus (fonte Corriere della Sera):

Esiste in Italia un culturame parassitario vissuto di risorse pubbliche che sputa sentenze contro il proprio Paese ed è quello che si vede in questi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia … bene fai Sandro a chiudere quel rubinetto del Fus … registi che hanno ricevuto 30/40 milioni di euro di finanziamenti incassando in tutta la loro vita 3-4 mila euro. Questi stessi autori nobili, con l’aria sofferente, ti spiegano che questa Italia fa schifo…Solo che loro non hanno mai lavorato per avere un’Italia migliore.

Poi ha lanciato una frecciata a Michele Placido, giocando con il cognome del regista:

i parassiti dei teatri lirici: i finti cantanti, scenografi che non si sono mai confrontati con il mercato, tanto Pantalone pagava. A lavorare… Questo è un pezzo di Italia molto rappresentata, molto ‘placida’ e questa Italia è leggermente schifosa.

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