Ramona e Beezus, recensione in anteprima

Ramona Quimby (Joey King) è una vivace ragazzina di nove anni estrosa, eccentrica e pasticciona, insomma un vero diavoletto che non fa che combinarne una dietro l’altra sognando ad occhi aperti, Beatrice (Selena Gomez) è sua sorella soprannominata Beezus grazie ad una storpiatura del suo nome operata proprio dalla turbolenta sorellina ancora in fasce, entrambe vivono con i genitori Henry (John Corbett) e Dorothy (Bridget Moynahan) e l’ultima arrivata in casa Quimby la piccola Roberta.

L’armonia in casa tra qualche litigio fra sorelle e i piccoli disastri quotidiani messi in atto dal cervellino mai quieto di Ramona viene turbata dalla perdita del posto di lavoro di Henry, che si ritrova così a fare il casalingo e a correre da un colloquio di lavoro all’altro mentre la moglie Dorothy per affrontare il momento di difficoltà decide di tornare a lavorare part-time.

Purtroppo Henry sembra avere non poche difficoltà nel trovare un altro lavoro e in casa la tensione cresce, così Ramona preoccupata che i suoi genitori finiscano per separarsi mette a frutto tutta la sua fantasia e si improvvisa mini-imprenditrice aprendo un chiosco di limonate e lavando auto, intenzionata a raccimolare qualche soldo per aiutare i genitori, naturalmente ne sortiranno immani e spassosi disastri.

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Rabbit Hole, recensione in anteprima

Becca ed Howie Corbett (Nicole Kidman e Aaron Eckhart) hanno da poco perso il loro bambino investito da un’automobile di fronte a casa per una tragica fatalità, un trauma che ne ha sconvolto le vite rendendoli attoniti e impotenti di fronte alla crudeltà di un destino che sembra voler divorare senza pietà tutto l’amore e l’affetto di cui un tempo erano capaci, lasciando un immenso vuoto incolmabile che sembra inghiottirne giorno dopo giorno il quotidiano.

Mentre Howie profondamente innamorato della moglie prova in tutti i modi a combattere il dolore partecipando ad un gruppo di sostegno per genitori che hanno perso figli in tenera età, Becca attraversa tappa dopo tappa tutte le fasi di una dolorosa e fisiologica elaborazione del lutto dalla negazione iniziale al riversare sugli altri la rabbia inespressa, sino a provare invidia per la sorella minore che scopre essere rimasta incinta.

Howie non ha intenzione di mollare, vuole salvare il suo matrimonio e supererà anche la tentazione di tradire Becca e condividere il proprio dolore con un’altra donna, Becca invece scoprirà un pò di conforto nell’incontrare il giovane studente che quel maledetto giorno guidava l’automobile che ha investito e ucciso il figlioletto.

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MIFF Film Festival Awards 2010, a Milano l’Oscar del cinema indipendente

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Dal 5 all’11 maggio 2010 a Milano si terrà la decima edizione del MIFF 2010, festival che miscela la canonica rassegna cinematografica con proiezioni, eventi ed anteprime, con una vera e propria cerimonia di premiazione che si ispira per concezione alla prestigiosa serata degli Oscar americani, in cui oltre alle produzioni indipendenti, ci sarà spazio anche per uno sguardo sul panoranta televisivo nazionale.

La formula è alquanto efficace, promuovere il cinema indipendente dandogli una visibiltà altrimenti inarrivabile, proponendone una selezione ai distributori che potranno così valutare la potenzialità commerciale di ogni pellicola, considerandone o meno un’eventuale distribuzione nazionale. Vista l’importanza della rassegna dagli esordi vi è una versione americana della cerimonia, che si svolge in quel di Los Angeles nel cuore della Mecca del cinema.

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Sotto il sole della Toscana, recensione

underthetuscansun_usFrances Mayes (Diane Lane) è una scrittrice neo-divorziata nel periodo più difficile della sua vita, la depressione è dietro l’angolo e solo uno scossone al tran tran quotidiano potrebbe ridarle la spinta giusta per risalire la china.

Così la sua amica Patti ( Sandra Oh) pensa che una bella cura a base di sole italiano le possa giovare e le regala dieci giorni da passare nell’incantevole Toscana, Frances accetta, ma la vacanza prende una direzione inaspettata e la donna, per nulla immune al fascino bucolico della bella regione italiana, acquista una villa per restaurarla e andarci a vivere.

Nel frattempo la vita di Frances scorre tranquilla tra i sapori della terra e la passionalità degli uomini italiani, e così tra pappagalli da dolce vita e Marcello (Raoul Bova), un bel latin-lover da copertina, Frances riscopre se stessa, l’amore e perchè no, anche l’ispirazione.

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Blindness: perciolo cecità, trailer e sinossi

Un film singolare, questo Blindness. L’origine di tutto il male, ancora una volta, è un’epidemia, come ai “vecchi tempi” degli zombie. Stavolta però, niente morti viventi che si trascinano sbavando per le strade e alla ricerca di un cervello; e neanche vampiri cattivi e ottimi corridori che ci stanno alle calcagna come in Io Sono Leggenda.

In Blindness, come suggerisce il titolo, il risultato del contagio è la cecità. Tutta l’umanita è colpita infatti da un’inspiegabile, tremenda epidemia. Le vittime si contano a migliaia, e la caratteristica particolare di questa forma di cecità è che chi ne è colpito riesce a scorgere solo una sorta di nebbia luminosissima e bianca.

I malati vengono ben presto rinchiusi in un ospedale fortificato, in cui a moglie di un medico, apparentemente immune al morbo, non rivela agli altri la propria conservata capacità di vedere per sopravvivere nell’inferno in cui si trasforma la società.

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